La musica dal periodo prenatale ai primi anni di vita

Nella produzione spontanea i ricercatori hanno trovato una grande gamma di esempi, dalle vocalizzazioni senza parole a frasi inventate per commentare giochi individuali e collettivi, dalla rielaborazione di canti familiari all’invenzione di veri e propri canti. Tutti gli studiosi dono concordi sul fatto che nel canto spontaneo ci siano almeno due tipi di produzioni cantate: quelle che i bambini inventano in situazioni di tipo collettivo e quelle, invece, più personali che i bambini inventano quando sono soli. I canti del primo tipo sono generalmente dialogici e sono caratterizzati dalla presenza di parole e di frasi melodiche in cui sono inserite (es: "la mia mamma è più bella della tua"). Questi canti si sviluppano intorno a pochi suoni e terminano con inflessioni cadenzali simili ad un recitativo. Gli scopi per cui vengono usati questi canto sono vari: dal prendere in giro al chiedere al protestare ecc.
I canti del secondo tipo invece possono essere classificati a loro volta in: espressioni vocali, senza parole legate al movimento o all’uso di oggetti o a uno stato d’animo; monologhi, quando i bambini assorti in sé stessi emettono vocali o sillabe su pochi suoni, spesso se stanno facendo qualcosa, come dondolare su un’altalena; canti, quando i bambini si raccontano cantando una storia o descrivono quello che stanno vedendo. Mentre i dialoghi presentano un ritmo che si ripete in modo piuttosto regolare, i canti sono caratterizzati da un ritmo libero e flessibile e dall’uso di parole inventate.