La cassa di previdenza dei dottori commercialisti: il bilancio tecnico attuariale, la riforma del sistema pensionistico.

Una delle ragioni principali dell'essere di un sistema pensionistico è la garanzia di poter assolvere agli impegni previdenziali assunti e conseguentemente di trovare i mezzi finanziari per raggiungere tale scopo.

Il bilancio tecnico attuariale è un particolare tipo di bilancio che ha come fine proprio quello di valutare l'equilibrio attuariale di un Fondo. Questa valutazione viene effettuata mettendo a confronto il patrimonio accumulato, incrementato dalle entrate che sono state previste per la durata residua della gestione, con l'ammontare degli oneri prevedibili attualizzati, ovvero riportati al loro valore finanziario al momento delle valutazioni. L'equilibrio viene così rilevato quando vi è uguaglianza tra il valore attuale medio degli oneri e la somma del patrimonio e del valore attuale medio dei contributi.

Il bilancio tecnico è anche uno strumento utile per il monitoraggio del grado di efficienza raggiunto da un determinato sistema previdenziale, perché mette proprio in luce la verifica dei principi di equità, di solidarietà, di efficacia e di solvibilità, che sono alla base dell'efficienza di un sistema pensionistico.

Nei sistemi a ripartizione ciò che conta maggiormente è lo sviluppo per un periodo congruo delle proiezioni annue per le spese e per le entrate, fatte su tre diversi insiemi di ipotesi (ottimistiche, pessimistiche e miste). Il numero di anni di valutazione necessari cambia poi a seconda degli obiettivi ricercati e dello stato di maturazione del Fondo. L'analisi può essere perciò condotta per un periodo particolarmente ampio, di 90 anni, che va ad eliminare o a rendere irrilevanti gli effetti della generazione iniziale; in questo caso si parla di sviluppo completo teorico del fondo.

La valutazione invece di un sistema che si trova quasi a maturazione, può essere compiuta con proiezioni di 30 anni; questo periodo è sufficiente per poter giudicare, a legislazione costante, l'andamento degli oneri e dei contributi. Infine, se si vogliono apprezzare le eventuali varianti della normativa, il periodo congruo è quello della durata teorica di sviluppo o almeno di 50 anni.