Il Bilancio Partecipativo. Un confronto tra le esperienze di Porto Alegre e Grottammare
Il Bilancio Partecipativo: spazio di partecipazione
Come abbiamo già accennato, durante i suoi venti anni di vita, il BP è stato definito in diversi modi: come “spazio pubblico”, come “democrazia diretta, partecipativa e deliberativa, o come ”istituzione redistributiva e di delegazione del potere”. Secondo lo studioso Brian Wampler il BP deve essere studiato sotto tre diversi aspetti: come una forza iniziale di trasformazione sociale, come un’istituzione democratica e come un’istituzione di elaborazione delle politiche pubbliche.
Definire il BP come trasformazione sociale significa riconoscere che questo strumento è parte di un movimento storico di cambiamento sociale e politico più ampio, che possiede i potenziali per educare, trasferire il potere e creare relazioni tra i cittadini. Il BP fu ideato alla fine degli anni ottanta come uno strumento istituzionale che permettesse di estendere i diritti sociali, politici e civili ai cittadini. Il BP può essere definito come una “scuola” che permette ai cittadini di conoscere ciò che i governi fanno, ciò che i governi non possono fare e come i cittadini stessi possono far valere i propri interessi rendendo note le necessità e le lamentele direttamente ai rappresentanti pubblici. Il BP offre la possibilità a numerosi settori sociali, che normalmente sono privi di poteri e di visibilità, di contribuire direttamente alla costruzione del proprio futuro.
Per questi motivi, la partecipazione di qualsiasi tipo di
cittadino nelle decisioni quotidiane dei governi locali rappresenta un cambiamento quasi rivoluzionario nella politica e nella storia di molti stati e in particolar modo del Brasile. Il BP può essere quindi definito come un’istituzione che ha il potenziale per trasformare le vite dei cittadini comuni in quanto apre le barriere che precedentemente proibivano agli stessi di avere un’influenza diretta sulle decisioni dei governi locali.
Per quanto riguarda invece il secondo aspetto, il BP è un’istituzione democratica innovatrice che amplia gli orizzonti della democrazia rappresentativa.
Nelle esperienze che sono riuscite meglio, il BP si è conquistato le attenzioni di tutti gli attori politici, ognuno dei quali è portatore di interessi diversi e spesso divergenti, obbligandoli a effettuare le negoziazioni all’interno del processo partecipativo. Il BP perciò ammoderna la democrazia rappresentativa classica e tradizionale incorporando i cittadini direttamente nel processo di presa delle decisioni. I cittadini hanno così l’opportunità di partecipare individualmente durante due fasi: l’individuazione delle priorità e la selezione dei progetti per le opere pubbliche che dovranno essere realizzate. Questo aspetto è sicuramente quello più "partecipativo” in quanto permette ai cittadini di influenzare direttamente i risultati e le decisioni politiche.
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Il Bilancio Partecipativo. Un confronto tra le esperienze di Porto Alegre e Grottammare
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Informazioni tesi
Autore: | Fabio Concas |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Cagliari |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Scienze dell'economia |
Relatore: | Francesca Cabiddu |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 92 |
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