Il principio di buon andamento ex articolo 97 della Costituzione: dal giuridicamente irrilevante all’amministrazione di risultato
Il ‘congelamento’ costituzionale
L’entrata in vigore della Costituzione non fu accompagnata da una sistematica attività di attuazione dei suoi precetti. Anzi, almeno per i successivi otto anni, si può parlare di vero e proprio ‘congelamento’ della Carta costituzionale.
Tra le cause di quel ‘congelamento’ troviamo, in primis, l’inerzia legislativa e dottrinale, ma anche la giurisprudenza ha avuto un ruolo importante e non secondario. Molti giudici di Cassazione ritennero che la maggior parte delle norme costituzionali non potessero essere applicate direttamente dai Tribunali. Si soleva distinguere tra norme ‘precettive’ e norme ‘programmatiche’, ovvero norme ad applicabilità diretta (che non necessitano di una legge di attuazione) e norme che rappresentano meri ‘programmi’ rivolti al legislatore e ai quali questo dovrà dare attuazione con l’apposita normativa. Pochissime norme della Costituzione vennero considerate precettive, e tra queste non vi era certo l’art. 97.
La Corte costituzionale iniziò ad operare solo nel 1956. Durante il periodo in cui si attendeva che la Corte entrasse in attività, i giudici ordinari avrebbero dovuto operare un cd. sindacato diffuso di legittimità costituzionale, in base a quanto stabilito dalle disposizioni transitorie. Tale sindacato avrebbe dovuto comportare, sin dalle prime pronunce postcostituzionali, un progressivo e costante rinnovamento dell’ordinamento italiano, per ‘epurarlo’ soprattutto dell’autoritarismo della dittatura e renderlo armonioso con il dettato costituzionale.
Invece, ancora la continuità si fece sentire: molti giudici avevano iniziato la loro funzione durante o prima del periodo fascista e quindi in un contesto di Costituzione flessibile (quale era lo Statuto Albertino) dove non c’era il sindacato di costituzionalità della legge; insomma non c’era la mentalità di mettere in discussione la legge ordinaria a fronte di un testo ancora poco conosciuto. Inoltre accadde che, proprio a causa di quella distinzione tra norme precettive e programmatiche, tale sindacato venne fortemente depotenziato. Essendo infatti considerate le norme costituzionali come prevalentemente programmatiche, queste sarebbero potute servire ai giudici solo come guida nell’interpretazione.
Nel 1956 con la sentenza n. 1, la Corte costituzionale contestò questa distinzione, sancì l’eguale applicabilità diretta di tutte le norme costituzionali.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il principio di buon andamento ex articolo 97 della Costituzione: dal giuridicamente irrilevante all’amministrazione di risultato
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Eleonora Luciani |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2015-16 |
Università: | Università degli Studi di Ferrara |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Gianluca Gardini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 118 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi