Valutazione neuropsicologica a distanza: Strumenti e batterie a disposizione in Italia

Oltre alla valutazione neurocognitiva a distanza, è possibile anche attivare veri e propri interventi di riabilitazione, anch’essi a distanza (solitamente online) e mediati dalle TIC (Brennan, Tindall & Theodoros, 2011, in Jelcic, Agostini, Meneghello, Bussé et al., 2014).

Il valore aggiunto della riabilitazione a distanza (o teleriabilitazione) risiede nella concreta possibilità di fornire un’efficace assistenza riabilitativa ai pazienti a domicilio, evitando però lo spostamento del terapeuta o dello stesso paziente, che può risultare difficoltosa in alcune circostanze.

Di solito, la teleriabilitazione fa seguito alla valutazione neurocognitiva online, al punto che si può parlare di due fasi distinte, ma collegate, di uno stesso percorso di cure a distanza, considerando inoltre come per certificare gli avvenuti progressi del paziente, alla teleriabilitazione segue una nuova fase di valutazione neurocognitiva (Cullum, Weiner, Gehrmann & Hynan, 2006, in Jelcic et al., 2014). In alcuni casi, comunque, la riabilitazione neurocognitiva a distanza non prevede la somministrazione di test (Jelcic et al., 2014).

Uno dei primi ambiti di intervento era rappresentato dalla riabilitazione motoria, tuttavia, in tempi più recenti sono stati fatti dei progressi nel trattamento di altre dimensioni del funzionamento interessate dal declino cognitivo, come il linguaggio e, in particolare, l’articolazione, l’afasia (perdita delle capacità comunicative, sia ricettive che espressive) e il recupero lessicale (Agostini, Garzon & Benavides-Varela, 2014, in Jelcic et al., 2014).

A beneficiare di questo tipo di interventi sono principalmente due categorie di pazienti (Jelcic et al., 2014; De Luca, Leonardi, Spadaro, Russo et al., 2018). I primi sono pazienti colpiti da ictus o da altre patologie improvvise, che comportano un rapido deterioramento del funzionamento cognitivo oltre a un peggioramento delle condizioni di salute. A essi si affiancano i pazienti affetti da patologie neurodegenerative, come la demenza, in cui il declino cognitivo è più lento. In entrambi i casi, i benefici della riabilitazione in presenza e della teleriabilitazione sono variabili, secondo quanto riportano recenti studi (Bernini, Stasolla, Panzarasa, Quaglini et al., 2020).

Più in generale, una recente revisione degli interventi neurocognitivi a distanza e dei test di valutazione online presenti in Italia, ha riportato evidenze positive, sebbene ancora preliminari, circa la validità di questi strumenti, raccomandando comunque di svolgere ulteriori indagini per testarne l’efficacia e l’utilità clinica (Zanin et al., 2022, in Aiello et al., 2022).