Le protagoniste e i temi dell' Impressionismo al femminile
I temi dell’Impressionismo “femminile”
In una recente ricerca Tamar Garb ha descritto come la presunta affinità dell’Impressionismo con l’arte “femminile” non riguardi solo ai temi trattati dagli artisti ma anche lo stile con cui i soggetti venivano realizzati: l’attenzione ai giochi di luce, l’uso libero del bianco, l’incompiutezza e la “porosità” dell’esecuzione che accentua l’effetto di “impressione del momento”.
In effetti nel diciannovesimo secolo l’Impressionismo fu molto vicino alla temperie culturale della Parigi alto-borghese, e ciò contribuì per lungo tempo a ritenerlo uno stile per “esteti” nonché la quintessenza del “femminile”. Questo giudizio di valore fu sfruttato anche dalla censura che accusò l’arte impressionista di essere capricciosa, nervosa, superficiale, poco originale, naïve, mediocre, effimera e di nessun valore duraturo, tutti aggettivi generalmente riservati alle artiste.
In realtà l’emergere e il prevalere del gusto borghese, insieme con l’avvento della pittura en plein air, fecero sì che una serie di soggetti – dalle nature morte ai ritratti di famiglia, dai paesaggi alle scene di vita domestica – che si “addicevano” alle artiste, andassero “di moda”: in questo senso l’Impressionismo costituì la maggiore chance che le donne ebbero nella seconda metà dell’Ottocento per entrare a far parte del mondo dell’arte.
Al di là di un improbabile nesso tra il sesso dell’artista e i soggetti prescelti – gli stessi temi furono adottati e sviluppati anche da Manet, Monet, Degas, Renoir ecc – è importante sottolineare come le impressioniste furono capaci di raggiungere un certo grado di originalità sia dal punto di vista tecnico che espressivo.
Occorre infine notare come la gran parte della produzione delle artiste fosse costituita da scene domestiche ambientate in un “interno” – fosse questo un salotto, un giardino o una camera da letto – o da brani di vita cittadina (passeggiate in città, serate al teatro, gite in barca).
Come ha sostenuto M. A. Trasforini dal momento che la maggior parte dei luoghi rappresentati erano aree private oppure spazi del divertimento borghese – dove si svolgevano quei rituali sociali che davano identità alla “gente per bene” – le artiste non potevano rappresentare luoghi come bar, cafè o quinte teatrali poiché questi erano loro tassativamente preclusi dal loro stesso sesso.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Le protagoniste e i temi dell' Impressionismo al femminile
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Informazioni tesi
Autore: | Elena Angenica |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Catania |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Lettere |
Relatore: | Daniela Vasta |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 117 |
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