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Aspetti etico-sociali del Welfare State in Italia

I sussidi all’occupazione (SD)

A differenza degli altri paesi membri dell’UE, i sussidi all’occupazione e l’assistenza sociale in Italia non raggiungono prioritariamente gli individui con basso reddito. La selettività perversa operata dal nostro sistema di sostegno al reddito dei disoccupati è il frutto di restrizioni nell’accesso ai trasferimenti che non hanno alcuna giustificazione economica e che vanno a esclusivo vantaggio dei lavoratori nei settori storicamente a più alto tasso di sindacalizzazione e nelle grandi imprese.

È necessario auspicare per l’Italia un sistema di sussidi di disoccupazione che abbia il carattere dell’universalità, nel senso che tutti i lavoratori dipendenti che perdono il posto di lavoro vi possano accedere, indipendentemente dalle dimensioni dell’impresa o dal settore in cui operano. Di seguito sono illustrate le caratteristiche del sistema che è più appropriato per il nostro paese:

· I sussidi di disoccupazione devono essere generalizzati anche al segmento di forza lavoro non sindacalizzata, prevedendo una componente assicurativa (con trasferimenti il cui ammontare e la cui durata vengono definiti in base al periodo contributivo e al salario precedentemente percepito) e una componente assistenziale (con durata e ammontare fissi).

· La componente assicurativa – l’assicurazione contro la disoccupazione – dovrebbe fornire un’indennità del 65% dell’ultimo salario per i primi 6 mesi di disoccupazione, poi ridotta progressivamente al 50% - corrisposta per un periodo determinato in funzione della durata della storia contributiva individuale e, comunque, non superiore ai 18 mesi. Essendo il sussidio basato su un calcolo attuariale dei contributi, la riscossione di questa componente prescinde dal livello di reddito dell’individuo e non è dunque vincolato al superamento di una «prova dei mezzi».

· Un’assistenza alla disoccupazione, di importo fisso, di cui siano beneficiari i disoccupati di lungo periodo che abbiano accumulato un’anzianità d’impiego sufficientemente lunga da poter accedere all’assicurazione contro la disoccupazione nelle regioni del Sud. I controlli sono divenuti più rigidi negli ultimi anni, ma le possibilità di interventi efficaci sugli attuali beneficiari sono scarse dal numero elevato di contenziosi amministrativi. Le nuove proposte di modifica degli ammortizzatori sociali avranno anche una ricaduta positiva sul ruolo delle pensioni agli invalidi e ai disabili perché permettano di sostituire strumenti impropri con misure di sostegno al reddito dei disoccupati volte a facilitare il loro reinserimento nella vita attiva.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Aspetti etico-sociali del Welfare State in Italia

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Informazioni tesi

  Autore: Umberto Manuel Cataneo
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Libera Univ. degli Studi Maria SS.Assunta-(LUMSA) di Roma
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Scienze economico-aziendali
  Relatore: Rita Di Biase
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 124

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