Individuazione e caratterizzazione dei suoni emessi dal tursiope (Tursiops truncatus) lungo le coste nord-orientali della Sardegna

La comunicazione è fondamentale in animali altamente sociali, come il tursiope. Il suono e precisamente i fischi e i burst-pulse sounds, sono necessari per mantenere la coesione e la sincronia nel gruppo. Diversi lavori hanno dimostrato un maggior tasso di fischi e di burst-pulse durante comportamenti di alimentazione e socializzazione (Brito e al., 2001; Erber & Simao, 2004; Acevedo-Gutièrrez & Stienessen, 2004; Diaz Lopez & Bernal Shirai, 2009; Janik, 2000), comportamenti che implicano una comunicazione con i membri del gruppo.

I fischi sono la prima via per comunicare, ma non tutti gli Odontoceti ne producono. Si suppone che alcune specie tra i Platanistidae (delfini di fiume), Physeteridae (capodogli), Phocoenidae (focene), Delphinidae (delfini) e Ziphiidae (zifidi) non emettano fischi (Herman & Tavolga, 1988). Analizzando le specie senza fischi si sono notate certe similitudini legate alla nicchia ecologica e al basso grado di gregarietà. Vi sono certe eccezioni, come qualche gruppo di capodogli di 100 individui o gruppi di Stenella e Tursiope molto piccoli, ma generalmente si considerano specie con fischi se gregarie e senza fischi se più solitarie.

La comunicazione vocale per queste ultime specie deve quindi avvenire attraverso i burst-pulse sounds, suoni che già contribuiscono a rafforzare la comunicazione per le specie con produzione di fischi (Herman & Tavolga, 1988). I Burst-pulse sounds comprendono la maggior parte delle vocalizzazioni, ma hanno ricevuto minor interesse dei fischi. La loro bassa frequenza di registrazione richiede studi di alto livello sul campo per raccogliere grandi campioni (Diaz Lopez & Bernal Shirai, 2009).

Questi suoni sono altamente usati nella comunicazione, ma la loro occorrenza e il significato funzionale sono ancora poco capiti:
- alcuni autori hanno suggerito siano implicati nel corteggiamento e in comportamenti aggressivi e/o di dominanza (Connor & Smolker, 1996; Blomqvist & Amundin,2004; Diaz Lopez & Bernal Shirai, 2009);
- altri hanno ipotizzato siano richiami verso i compagni durante le strategie di caccia (Janik, 2000);
- Diaz Lopez & Bernal Shirai (2009) li hanno notati durante comportamenti di eccitamento e per stabilire livelli di rango tra gli individui, lungo le coste della Sardegna nord-orientale.

I fischi restano invece i suoni più studiati, più semplici da individuare e da analizzare. Vi sono moltissimi lavori a riguardo e si è individuata, come per i burst-pulse sounds, una alta presenza durante l’alimentazione e la socializzazione (Diaz Lopez & Bernal Shirai, 2009). Alcuni studi hanno suggerito l’esistenza di un “signature-whistle”, un fischio individuale emesso da ogni delfino, forse per una funzione di identificazione (Janik & Slater, 1998). La presenza di questo fischio aumenta durante situazioni di stress o di separazione dai compagni (Cook e al., 2004; Janik & Slater, 1998) e questo fa supporre che venga usato come segnale per mantenere la coesione del gruppo.

Non tutti gli autori sono però di questa idea. McCowan e Reiss (2001) sostengono che non esista un fischio individuale, ma credono che vi siano certi fischi che vengono maggiormente condivisi all’interno del gruppo. I delfini sono in grado di discriminare tra fischi di individui di diverse famiglie e il riconoscimento è fondamentale per mantenere lunghe associazioni in una società di stretta fusione come questa.

I fischi firma sono stati infatti individuati maggiormente durante i comportamenti di socializzazione (Cook e al., 2004). In certi studi dove vengono paragonati delfini diversi (Tursiope e Stenelle) sono stati trovati fischi diversi, non solo a causa di isolamento geografico, ma anche per differenze nella fluidità del gruppo (Bazùa-Duràn, 2004). Il tipo di società, più “open fission-fusion” nelle stenelle, può influenzare il diverso tipo di comunicazione. Anche la zona geografica contribuisce a tale differenziamento: la stenella delle Hawaii (Stenella longirostris) e quella dell’Atlantico (Stenella frontalis) presentano fischi di durate e frequenze diverse (Lammers e al., 2003).