I creatori di colonne sonore e gli sciamani siberiani: 'usi sciamanici' della materia sonica nel cinema.

La ricerca sul paesaggio sonoro mette in risalto due punti focali: il primo è che la nostra vita è avvolta dal suono in qualità e quantità così varia e grande da sortire su tutti effetti di notevole importanza, sebbene alquanto stranamente essi vengano poco discussi; erano necessari degli studi scientifici in direzione dapprima di un miglioramento delle condizioni acustiche dei centri abitati e delle attività umane, e poi di un'analisi antropologica e culturale degli ambienti sonori. Il secondo punto è che la rivalutazione dei paesaggi sonori ha portato ad un approfondimento specifico degli studi sulla natura del suono e della musica in merito ai loro poteri psico-fisiologici, riavviando contemporaneamente il dibattito sull’origine della musica umana.
Noi uomini, come ogni altro essere vivente, interagiamo con i suoni dei nostri paesaggi sonori ricavandone le informazioni e le sensazioni che contribuiscono a formare la nostra idea di realtà. Le colonne sonore sono dei mondi creati con il suono (e la musica), paesaggi sonici che avvolgendo lo spettatore gli forniscono dense informazioni e stimoli sensoriali. Lo sciamano e il sound-designer tuttavia costruiscono le fondazioni sonore di mondi, rispettivamente la dimensione dell'"aldilà" e quella del film, che pur venendo percepiti come reali vengono trattati come "virtuali" dagli spettatori: entrambi sfruttano il potere del suono di creare un mondo virtuale che viene percepito come un mondo reale.
Sintetizzando, le condizioni acustiche di un ambiente influiscono sullo stato interiore e fisico degli esseri presenti, allo stesso modo delle sue condizioni olfattive (un profumo nell'aria o una strada urbana maleodorante), visive (una combinazione armonica di colori o un uso deprimente delle tinte in un appartamento), gustative (un frutto maturo o uno marcito), tattili (una veste soffice o un tessuto ruvido) e ergonomiche (un letto comodo o un letto scomodo).
L'ecologia acustica può valutare quando un rumore dell'ambiente è troppo alto diventando nocivo; può progettare suoni da immettere nella società secondo criteri di funzionalità ed efficacia (il cicalino per non vedenti dei semafori) e occuparsi di renderli contemporaneamente il meno possibile traumatici e il più possibile gradevoli: un autobus in corsa non emetterà mai una sinfonia in la minore, ciononostante si possono applicare tanti accorgimenti che ne abbattano l'impatto nocivo.
Gli studi di acustica che abbiamo enunciato mostrano che si può agire direttamente sul paesaggio sonoro inquinandolo e saturandolo ma che si ha la possibilità di modificarlo anche in senso opposto. Gli esperimenti in campo musicale, artistico e cinematografico hanno provato che non solo i paesaggi sonori possono essere modificati ma anche riprodotti/imitati fedelmente o creati a partire dalla materia grezza, il suono. Paesaggi sonori nuovi o artificiali sembrano essere in grado di produrre gli stessi effetti di quelli naturali e reali se non addirittura esaltarli o accentuarne degli aspetti. Le colonne sonore sono paesaggi sonori artificiali costruiti con lo scopo preciso di causare reazioni mirate.