I sogni predittori di cambiamento nella psicoterapia di gruppo
I sogni nella psicoterapia di gruppo
In gruppoanalisi, l’analisi dei sogni risulta particolarmente utile a vari livelli: dei conflitti individuali e familiari, delle relazioni oggettuali, dei movimenti transferali e controtransferali, fino ad un livello più profondo in cui, dallo sfondo collettivo del gruppo, si stagliano immagini collettive. Analogamente a quanto accade nella psicoanalisi individuale il lavoro sui sogni nel gruppo facilita il superamento delle resistenze, accelerando in tal modo lo sviluppo del gruppo (Klein-Lipschutz, 1953; Locke, 1957; Kaplan, 1973; Narayan et al., 1986; Shuttleworth-Jordan et al., 1988).
Vi sono posizioni differenti relativamente al significato da attribuire ai sogni nella psicoterapia di gruppo (Foulkes, 1964; Ezriel, 1950; Bion, 1961; Locke, 1961): alcuni ritengono che ciascun sogno riportato al gruppo sia un sogno di gruppo; altri, all’opposto, ritengono che il sogno sia esclusivamente un fatto privato del sognatore, che non dovrebbe pertanto essere esposto né tanto meno analizzato nell’ambito dell’analisi di gruppo.
La selezione e l’utilizzo del materiale onirico portato nel contesto gruppale devono avvenire alla luce di alcune domande fondamentali (Yalom, 1970; Klain, 1992):
- il sogno riguarda il processo del gruppo?
- al centro si trova il singolo oppure l’intero gruppo?
- riflette i sentimenti del sognatore verso qualche membro del gruppo?
- riguarda i rapporti del sognatore con il terapista?
- riguarda conflitti e preoccupazioni personali non correlate al gruppo?
- come integrare il materiale del singolo nella matrice del gruppo?
Partendo da queste linee guida bisogna però tener conto che, se da un lato in gruppoanalisi il sogno svolge fondamentalmente le stesse funzioni che nell’analisi individuale come guida al materiale inconscio ed al superamento delle resistenze, si riscontrano però alcune specifiche differenze legate alla natura stessa dei processi che si sviluppano nei gruppi. Anzitutto, piuttosto che un’analisi dettagliata del sogno, il gruppo fornisce risposte immediate ed interattive sotto forma di interpretazioni o opinioni. Ciò è legato al fatto che le dinamiche di gruppo risultano tipicamente intense, attuali e centrate sull’hic et nunc rispetto all’atteggiamento riflessivo e focalizzato sull’intrapsichico della terapia individuale; il sogno diviene così, spesso, un veicolo di allusioni ai rapporti gruppali ed una descrizione metaforico-allegorica degli eventi attuali del gruppo; dal punto di vista dei contenuti i sogni appaiono, pertanto, fortemente influenzati dalle dinamiche di gruppo.
L’uso peculiare che il gruppo fa dei sogni è anche legato al tipo di transfert che si manifesta: nei gruppi infatti non si sviluppa un’intensa e regressiva nevrosi di transfert come nell’analisi individuale; si realizza un transfert diviso in varie direzioni: verso l’analista, i vari membri del gruppo e il gruppo per intero (M. Zanasi e M. Hussein, Manuale di gruppoanalisi, 1995).
Il transfert è comunque costantemente presente nel gruppo: sono infatti frequenti le immagini oniriche che raffigurano il gruppo stesso come una struttura similfamiliare in cui i vari membri sono i fratelli e l’analista una figura genitoriale; molto spesso, poi, sono presenti derivati onirici che mostrano un’immagine onnipotente dell’analista, soprattutto nelle prime fasi, e successivamente, valenze aggressive e svalutanti verso lo stesso, indirizzando l’analista ed evidenziando le dinamiche inconsce in gioco (Zanasi, Hussein, 1995).
La frequenza ed il numero dei sogni sono anche influenzati da altri fattori quali la composizione del gruppo, il tipo di strutture di personalità, il loro grado di sofisticazione e di sviluppo. Bisogna poi considerare che in certe fasi specifiche del gruppo il numero di sogni può variare: ad esempio i sogni vengono portati con maggiore frequenza quando il gruppo si trova in una fase riflessiva piuttosto che durante le fasi molto intense di coinvolgimento interattivo dei vari membri.
Nei sogni del gruppo sono identificabili tre aspetti fondamentali:
- la rappresentazione del gruppo come tale
- la rappresentazione delle varie relazioni oggettuali con i membri del gruppo
- la rappresentazione di elementi narcisistici all’interno del gruppo.
Conflitti più o meno coscienti, legati a situazioni del passato, possono emergere per la prima volta dopo l’attivazione da parte di un sogno del gruppo (Battegay, 1977).
Questo brano è tratto dalla tesi:
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Informazioni tesi
Autore: | Valeria Basile |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Stefania Marinelli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 90 |
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