Uso dei Nitrati e Nitriti nell'industria dei salumi
I salumi italiani
Salume è un termine usato nella lingua italiana per indicare una classe di prodotti a base di carne cruda o cotta, con l'aggiunta di altri elementi quali sale, grasso animale, erbe, spezie, altri ingredienti e conservanti.
Le tipologie di salumi sono numerosissime e le differenze tra essi vanno da disparità sostanziali (tipologia della materia prima – cottura/non cottura) a piccole differenze ma che comunque rendono due prodotti molto diversi (contenuto in NaCl, eventuali condizioni di stagionatura).
I salumi possono provenire dalla carne di animali di allevamento (bovini, pollame, ovini, solipedi, caprini) e selvaggina, i suini sono i più usati per la produzione industriale di salumi, se ne possono utilizzare pezzi interi (cosce, spalle, coppe) oppure possono essere tritati e insaccati (cotti o crudi).
Meno diffusi sono i salumi di pesce, commerciati solo in determinate zone d’Italia (la ficazza di tonno siciliana, il musciame e i salami di trota trentini e piemontesi).
I salumi sono i prodotti che, industrialmente, in maniera più ampia utilizzano nitrati e nitriti, questi composti sono utilizzati nella maggior parte dell’industria dei salumi per le loro proprietà antiossidanti e conservanti, oltre che per il ruolo fondamentale che hanno sull’aroma del prodotto; i prodotti crudi fermentati, come i salami, sono una sottoclasse di prodotti che prevede un utilizzo di nitrati e nitriti quasi obbligato, non subendo cottura o essiccamento, hanno difatti necessariamente bisogno di contrastare l’attacco dei microrganismi alteranti e l’effetto dell’ossigeno per poter essere considerati sicuri al consumo e quindi commercializzati, essi inoltre nel processo produttivo vengono ricoperti di muffe, ovviamente non alteranti, per facilitarne il processo fermentativo, muffe che potrebbero diventare pericolose nel momento in cui esse diventano substrato per la colonizzazione di altre specie di muffe, non alimentari, o di altri microrganismi che potrebbero comportare, oltre che un decadimento fisico, chimico e/o organolettico del prodotto, anche una contaminazione pericolosa per i consumatori.
Per quanto riguarda la salubrità dei salumi, va ricordato che non tutti i salumi sono uguali, diversi salumi hanno valori nutrizionali diversissimi, ci sono salumi con altissime percentuali di lipidi e carboidrati (salame ungherese) e alcuni che, per il loro basso contenuto di grassi e per le loro poche calorie per grammo, vengono utilizzati nelle diete (fesa di pollo/petto di tacchino).
Per quanto riguarda i salumi cosiddetti “cattivi” per la dieta, ci si riferisce a quei salumi che hanno un contenuto in sodio elevato che può portare a ipertensione arteriosa, che causa un rischio cardio-vascolare, altri due elementi dannosi sono il colesterolo e i grassi saturi che, se presenti in dosi elevate, possono portare ad un aumento della colesterolemia totale, più precisamente aumentando la presenza della frazione delle LDL (colesterolo cattivo), che è un altro fattore di rischio cardio-vascolare.
A questi poi si aggiungono i trigliceridi, che hanno un apporto calorico molto elevato e i conservanti già citati (nitrati-nitriti) che sono un ulteriore fattore di rischio per la salute umana. Questi salumi non sono pericolosi se assunti con parsimonia, ma sono comunque sconsigliati in modo particolare alle donne in gravidanza. Vi sono poi salumi meno dannosi che per le loro proprietà nutrizionali possono essere consumati con più frequenza, essi infatti sono una fonte di quelle proteine ad alto valore biologico, oltre che di sali minerali (ferro, potassio) e vitamine (gruppo B). I salumi sono comunque un alimento sconsigliato nell’alimentazione dei bambini, essi infatti hanno un’unica caratteristica che li accumuna tutti, la grande percentuale di cloruro di sodio.
I salumi ricoprono ormai una fetta molto grande del mercato italiano, si basti pensare che Doxa e Food in un’indagine denominata Foodinsider e svoltasi dal 1 agosto al 4 settembre 2017, hanno esaminato gli scaffali di diverse insegne della GDO, in totale 120, per valutare quanto lunghi fossero i banchi frigo dedicati ai salumi a “peso imposto” e la media si attestava intorno ai 3,1 m, con picchi di 4,7 mi nelle insegne Esselunga, è quindi pressoché impossibile pensare di poter risolvere il problema della non salubrità di questi prodotti abbandonando completamente la produzione degli stessi, si può però sicuramente adattare la propria dieta e le proprie abitudini per evitare possibili ripercussione negative sulla salute. Sono inoltre in commercio da diversi anni salumi prodotti con tecnologie innovative, poveri di sodio, ipocalorici, o esenti da conservanti artificiali, che sono sicuramente più salutari dei prodotti tradizionali.
La diversificazione più netta che si può fare è quella in base alla presenza o all’assenza, nel processo produttivo, della cottura, procedimento che rende il prodotto sterile e più sicuro per il consumo, essa però non esclude che il prodotto possa essere contaminato in seguito a causa di errori nei processi di stoccaggio, trasporto e vendita (non sono rari sono i casi in cui la catena del freddo non viene rispettata e salumi come i wurstel vengono contaminati da microrganismi alteranti pericolosi per la salute).
Questo brano è tratto dalla tesi:
Uso dei Nitrati e Nitriti nell'industria dei salumi
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Tommaso Fioravanti |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2017-18 |
Università: | Università degli Studi della Tuscia |
Facoltà: | Tecnologie Alimentari ed Enologiche |
Corso: | Tecnologie Alimentari ed Enologiche |
Relatore: | Mauro Moresi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 61 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi