Da un'innovazione di prodotto ad una distribuzione innovativa: l'out of shelf di Ferrero Gran Soleil

Nel trattare un'azienda a 360 gradi bisogna tener presente anche i rischi nei quali può incorrere nel medio - lungo termine. A giudicare dalla situazione economico-finanziaria l'azienda appare solida. Ad influenzare l'andamento e soprattutto il modello di business aziendale sono, fondamentalmente, i fattori comportamentali. In primis una crescente presa di coscienza dei consumatori riguardo l'educazione alimentare. È certo che negli ultimi venti anni si è assistito ad una notevole mutazione delle abitudini alimentari, dovuta alla vita sedentaria imposta da molti tipi di lavoro e dai modelli che la società stessa impone, senza dimenticare le battaglie che i governi nazionali combattono contro l'obesità, vera piaga “mangiasoldi” dei sistemi sanitari. L'azienda stessa si è resa conto del rischio scrivendo ciò sul suo report annuale "Specificamente molto si è discusso e scritto sul problema dell'obesità e sui danni che essa arreca alla popolazione mondiale. I mutati stili comportamentali portano sempre più ad una vita sedentaria, caratterizzata da ritmi frenetici e consumi di pasti “fast food”. A risentirne maggiormente sono soprattutto le giovani generazioni, che nei paesi più evoluti, si alimentano e conducono uno stile di vita non adeguato. Anche se la sedentarietà è la principale causa dell'aumento del tasso di obesità fra i giovani e giovanissimi, è credenza comune che ciò sia dovuto ad un consumo eccessivo di prodotti dolciari". E ancora, "Con la collaborazione di un importante istituto di ricerche, la Ferrero ha monitorato il fenomeno in oggetto cercando di capire quanto fosse diffusa nell‟opinione pubblica l'associazione tra obesità e consumo di prodotti dolciari. Sono state condotte interviste „tracking‟ (cioè ripetute a scadenza fissa) in cinque importanti Paesi: Italia, Francia, Germania, Spagna e U.K.. Alla domanda: “Secondo Lei quale è la prima causa dell'obesità?” tutti gli intervistati hanno indicato il consumo di prodotti a base di cioccolato come il “pericolo pubblico numero 1” . Anche se i risultati della ricerca non sono scientificamente provati, si tratta comunque di una tendenza, di uno percezione oggi presente fra la gente comune, di cui una multinazionale operante nel settore alimentare/dolciario non può non tener conto. Probabilmente non vi è correlazione tra l'aumento della obesità e consumo di cioccolato: è il caso della Svezia dove abbiamo il più alto incremento del tasso di obesità ma il più basso consumo di prodotti al cioccolato. E' evidente che i prodotti a base di cioccolato sono oggi, nell'immaginario comune, prodotti da consumare con moderazione, soprattutto tra i giovani".