Profilo del pensiero politico di G.D. Romagnosi (1761-1835) attraverso la sua collaborazione ai periodici dell'età della Restaurazione
I rapporti di Romagnosi con Vieusseux e Valeri
Il primo numero dell’”Antologia” compare a Firenze nel 1821.
Il giornale fiorentino rappresenta un caso particolare nel contesto della stampa periodica della Restaurazione, poiché costituisce uno dei rarissimi esempi di pubblicazione di livello elevato al di fuori dell’area lombarda, ormai indiscussa detentrice del monopolio culturale, intellettuale e politico italiano.
Le ragioni di questa importante affermazione vanno ricercate in primo luogo nel fatto che il Granducato di Toscana è caratterizzato da una relativa mitezza del governo per quanto riguarda la censura, che favorisce quindi la possibilità di diffondere una stampa di ottimo livello.
Il creatore, fondatore e direttore della rivista è Gian Pietro Vieusseux, un uomo che incarna alla perfezione la figura del giornalista dinamico, attivo e aggiornato .
Il carattere dell’”Antologia” viene determinato soprattutto dall’orientamento e dall’impostazione che la spiccata personalità del Vieusseux le imprime. Ritengo pertanto doveroso analizzare da vicino la figura del direttore. Senza nulla togliere alla qualità dei collaboratori della rivista, non si può non identificare l’”Antologia” con il Vieusseux, in quanto egli condiziona in modo dinamico e positivo la linea del giornale, elevandolo ad una statura europea. Vieusseux viaggiò moltissimo, ciò lo portò a contatto diretto con i problemi degli Stati e con le culture straniere, tanto fiorenti e indirizzate a ricercare e stabilire i legami del rapporto tra scienza e progresso. E’ proprio durante questi viaggi, maturando le esperienze vissute, che Gian Pietro Vieusseux concepisce e realizza l’idea di pubblicare un giornale ad ampio respiro europeo, con la volontà di ricongiungersi alla moderna civiltà d’oltralpe e di farsi dunque interprete attivo di queste ambizioni. All’inizio il periodico fiorentino si presenta come una semplice raccolta di opere letterarie tradotte, quasi sempre dalla “Révue Encyclopédique”. Naturalmente, nonostante una censura molto spesso “distratta”, occorreva agire con cautela e scegliere una linea letteraria e politica allo stesso tempo velata ma incisiva. Tra i principali collaboratori vanno menzionati Pietro Giordani, Enrico Mayer (1802-1877), Lazzaro Papi (1763-1834), Raffaello Lambruschini (17881873), Pietro Colletta (1775-1831) e soprattutto Gino Capponi (1792-1876), il quale ricopre un ruolo influente all’interno della redazione, con poteri decisionali davvero notevoli .
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Profilo del pensiero politico di G.D. Romagnosi (1761-1835) attraverso la sua collaborazione ai periodici dell'età della Restaurazione
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Informazioni tesi
Autore: | Dario Limonta |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1980-81 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze Politiche |
Relatore: | Ettore Albertoni |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 162 |
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