Wangari Muta Maathai - Amare la natura per salvare noi stessi
I principi e le pratiche del Green Belt Movement
Wangari Maathai, come già è stato scritto, nacque nel 1940 in un piccolo villaggio, Ihithe, nella zona centrale del Kenya, dove visse solo i suoi primi anni di vita. Della sua infanzia ricorda: "Vivevamo in una terra ricca di cespugli, piante rampicanti, felci e alberi come il mūtūndū., il mīkeu e il mūgumo alcuni dei quali producevano bacche e frutti. Dato che la pioggia cadeva in modo regolare e sicuro, l'acqua potabile si poteva trovare ovunque. C'erano grandi campi, ben irrigati, di mais, fagioli, frumento e ortaggi. In pratica, non si sapeva che cosa fosse la fame. Il suolo era ricco, umido e di un colore marrone-rossastro".
Solo nel 1975, quando, cioè, iniziò a seguire i seminari organizzati dal National Council of Women of Kenya, scoprì che la terra natìa era improvvisamente diventata una delle zone più aride del paese, in cui una delle principali cause di morte era la mal nutrizione. Wangari continuò a partecipare attivamente alle attività del NCWK. Dopo aver individuato come causa principale dei problemi legati alla malnutrizione il degrado ambientale, decise di attivarsi per la risoluzione dei problemi, e così: "Semplicemente, mi dissi: Perché non piantare degli alberi? Avrebbero fornito legna da ardere per permettere alle donne di cucinare cibi nutrienti, oltre al materiale per le staccionate. Gli alberi avrebbero inoltre offerto ombra agli esseri umani e agli animali e protezione ai bacini idrografici, e avrebbero compattato il terreno. E se fossero stati alberi da frutta, avrebbero anche prodotto cibo. Avrebbero risanato l'area, richiamando di nuovo uccelli e piccoli animali e rigenerando la vitalità del suolo. Così ebbe inizio l'avventura del Green Belt Movement".
Il Green Belt Movement con la semplice iniziativa di piantare alberi propose soluzioni facilmente attuabili che ritrovarono un reale riscontro nella vita quotidiana. Proprio per questo motivo le attività del Green Belt non restarono circoscritte a chi collaborava con il NCWK, ma ben presto iniziarono a coinvolgere sia i contadini, sia organizzazioni come le scuole e le chiese locali. A tal proposito Wangari scrive: "[…] prima inizi lavorando per conto tuo, poi trasmetti il valore di ciò che fai agli altri. In poco tempo, quasi prima che te ne possa rendere conto, saranno in molti a unirsi a te".
Le persone che prendevano parte alle attività del Green Belt erano gratificate dalla possibilità di realizzare qualcosa di utile per tutta la comunità, sentendosi nuovamente cittadini attivi.
I membri del Green Belt si approcciavano alle popolazioni rurali attraverso l'utilizzo della Bibbia, poiché la maggioranza delle persone era di religione cristiana e leggere i passi della Bibbia, che trattavano del rispetto della natura e dell'ambiente che ci circonda, era il metodo più semplice per far comprendere l'importanza delle loro attività. Wangari Maathai era interessata non solo a far conoscere il suo movimento e le sue attività, ma anche a far acquisire, alle persone che avessero deciso di unirsi a loro, la consapevolezza di ciò che significava piantare alberi per il loro territorio.
La partecipazione attiva alle attività del Green Belt fu garantita dall'organizzazione di seminari, durante i quali, come spiega Wangari: "I partecipanti vengono incoraggiati, da un lato, a investigare sulle origini del degrado ambientale, dall'altro ad analizzare il ruolo che loro stessi, insieme con gli altri membri della comunità e con la società in generale, ricoprono. Durante ogni seminario ciascun gruppo dapprima elenca i propri problemi; successivamente è chiamato a capirne e a individuare le giuste azioni da compiere – a livello personale, di famiglia o comunità – per risolverli, nell'immediato o a lungo termine". Inoltre: "Era meraviglioso vedere tutti quegli uomini e quelle donne che parlavano con fiducia durante gli incontri […]. Nel corso degli anni, questo approccio si trasformò nei seminari di educazione civica e ambientale che divennero parte integrante delle attività del Green Belt Movement".
Questo brano è tratto dalla tesi:
Wangari Muta Maathai - Amare la natura per salvare noi stessi
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Informazioni tesi
Autore: | Natascha Cilio |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi di Salerno |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Scienze Pedagogiche |
Relatore: | Maria Antonietta Selvaggio |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 128 |
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