Valentiniano III e gli Unni
I popoli barbarici: Germani e Goti.
La realtà barbarica era un insieme assai articolato e disomogeneo, costituito da un gran numero di stirpi culturalmente diverse, aperte a processi di contaminazione e di vicendevole scambio, capaci di dare vita a nuove identità, fondendosi o dividendosi. Non è possibile quindi citare elenchi di popolazioni intese come entità statiche e rigidamente definite. Bisogna ricordare inoltre che non per tutte le popolazioni coinvolte nei grandi moti migratori fra fine IV e metà V secolo è corretto usare il termine ―germani‖, né questa parola ha per forza il significato di ―barbari‖: infatti non tutti i barbari erano germani. Lo stesso ambito germanico era, esso stesso, molto frammentato.Ricerche archeologiche condotte nell‘ultimo cinquantennio, hanno permesso di capire che la “Germania” ospitava ambiti culturali ben distinti. Nelle zone poste attorno all‘Elba risiedevano etnie maggiormente romanizzate come quelle dei Quadi e dei Marcomanni. Più a est era stanziata la cosiddetta “cultura di Cerniakhov”, a carattere multietnico, all‘interno della quale si era sviluppato il popolo dei Goti. A partire dal IV secolo, sempre in ambito germanico si sviluppò una nuova facies mista, romano-germanica, fra l‘Elba e il Reno a opera di laeti (ex prigionieri barbari) e foederati germanici, in cui si svilupperanno i franco-merovingi. Le popolazioni di questi grandi ambiti culturali si suddividevano in tribù (Stamm, in tedesco): erano piccole comunità (al massimo 10000 unità) che si riconoscevano discendenti da un unico progenitore comune, ovvero un eroe mitico divinizzato sul quale veniva elaborato il “mito d‘origine” della comunità, che in questo modo conservava la memoria del passato comune, spiegava il senso del primo formarsi della tribù e del suo ruolo fra le altre genti.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Valentiniano III e gli Unni
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Francesco Coppola |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli studi di Genova |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Storia |
Relatore: | Maria Gabriella Angeli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 184 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi