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Regionali in Sardegna 2009: il diverso modo di propagandare dei vari partiti

I partiti indipendentisti, sardisti e autonomisti

A partire dalla metà degli anni 90, dopo l’inizio di Tangentopoli, una serie di persone della società civile in Sardegna si costituiscono in associazioni con l’intento di partecipare attivamente alla vita politica della loro isola. E nello stesso periodo a Sassari nasce l’idea di costruire una lista civica che si chiama “Città mia” il cui presupposto è quello di accogliere persone interessate ad occuparsi in
prima persona alle questioni politiche della città. La formula di Città mia è molto simile a quella degli altri gruppi che si formeranno poi nell’isola. È possibile, dunque con il tempo, affermare che i movimenti della Sardegna hanno acquisito una loro identità soprattutto nel momento successivo alla vittoria di Silvio Berlusconi nel 2001. È da quel momento che il sentimento profondo di disagio che stava accadendo in Italia ha spinto molti cittadini sardi ad incontrarsi e partecipare alle manifestazioni che vanno mano a mano ad organizzarsi. L’arrivo del centro-destra al Governo ha fermentato le persone della società civile a Cagliari – Sassari - Nuoro e Oristano. Si sono costituiti così gruppi e associazioni nate dal basso e non dai centri di partito per partecipare alle questioni politiche dell’Isola. (Livolsi, 2006). Le ragioni legate ai problemi del territorio, permettono quindi, l’affermarsi di associazioni, per cui è difficile scindere il livello locale da quello nazionale.

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Regionali in Sardegna 2009: il diverso modo di propagandare dei vari partiti

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Informazioni tesi

  Autore: Martina Tatti
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Sassari
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo
  Relatore: Marzia Antenore
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 169

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