Profili giuscommercialistici del decreto 23maggio 2011 n. 79

Il testo dell’articolo 32 (Ambito di applicazione) è pressoché identico, nella sua prima parte, all’art. 82 codice del consumo. Giova evidenziare come l’ambito di applicazione della disciplina sia limitato al territorio nazionale e riguardi i c.d. pacchetti turistici.
L’articolo 33 (Definizioni) ricalca in parte quanto già previsto dall’art. 83 codice del consumo con qualche differenza. In primo luogo, invero, viene definito l’organizzatore di viaggio il soggetto che si obbliga in nome proprio a vendere pacchetti turistici al turista o che offre al turista la possibilità di realizzare autonomamente la combinazione degli elementi propri del pacchetto turistico. In altri termini, la norma in esame, sembrerebbe ampliare la tutela del turista al quale sarà applicabile la disciplina del decreto in commento anche nel caso in cui sia stato lui stesso a combinare gli elementi del pacchetto turistico, purché, a tal fine, si sia servito dei servizi dell’organizzatore, magari offerti a distanza.

L’art. 33, inoltre, definisce l’intermediario e il turista. In ciò si distingue dall’omologo art. 83 del codice del consumo che definisce il venditore e il consumatore di pacchetti turistici. Dal che dovrebbe seguire che la disciplina in commento sia applicabile al turista a prescindere dalla sua qualifica di consumatore. Peraltro, appare arduo pensare che un contratto con finalità turistica possa essere concluso da un non consumatore. Non è, infatti, un caso che la definizione di turista di cui all’articolo in commento e quella di consumatore dell’ art. 83 codice del consumo coincidono. In altri termini, la locuzione turista potrebbe ben ritenersi un sinonimo di quella di consumatore del pacchetto turistico.

Quanto alla definizione d’intermediario, questo può essere anche chi, non professionalmente e senza scopo di lucro, vende o procura a terzi pacchetti turistici o singoli servizi turistici disaggregati. Il Legislatore non spiega cosa s’intenda per servizi turistici disaggregati, anche se pare ragionevole pensare che si tratti di servizi turistici non ricompresi nel pacchetto turistico. L’art. 33 non dà la definizione del venditore, per quanto il comma 2 della norma lo contempli come uno tra i soggetti, insieme all’intermediario, di cui l’organizzatore può servirsi per vendere i pacchetti turistici. Proprio il fatto che tale norma contempla sia l’intermediario, che il venditore, quali soggetti di cui l’organizzatore si può servire per vendere il pacchetto turistico lascia intendere che venditore e intermediario non siano lo stesso soggetto. Molto probabilmente, da una lettura a contrario della definizione di intermediario, si potrebbe ritenere che il venditore sia colui che agisce professionalmente e con scopo di lucro.

L’art. 34 definisce i pacchetti turistici. I pacchetti turistici hanno ad oggetto i viaggi, le vacanze, i circuiti tutto compreso, le crociere turistiche, risultanti dalla combinazione, da chiunque ed in qualunque modo realizzata, di almeno due degli elementi di seguito indicati, venduti od offerti in vendita ad un prezzo forfetario:
- Trasporto
- Alloggio
- Servizi turistici non accessori al trasporto o all’alloggio di cui all’articolo 36, che costituiscano, per la soddisfazione delle esigenze ricreative del turista, parte significativa del pacchetto turistico.
La fatturazione separata degli elementi di uno stesso pacchetto turistico non sottrae l’organizzatore o il venditore agli obblighi del presente articolo.