Comunicare l'NBA: i media e il basket a stelle e strisce in America e oltreoceano

Ormai i giocatori internazionali sono un’importante realtà nella NBA. Il numero dei giocatori e delle nazioni rappresentate nella lega aumenta sempre di più e molte squadre di prima fascia, come i San Antonio Spurs, i Toronto Raptors o i Phoenix Suns, stanno iniziando a basare la loro forza su cestisti non americani. Un articolo pubblicato il 16 aprile 2008 nel sito web dell’NBA riporta che
alla fine della stagione regolare 2006-07, nei roster delle franchigie NBA erano presenti ben 85 giocatori internazionali provenienti da 37 nazioni. Un salto incredibile, considerando che nella stagione 1997-98 nella lega figuravano solo 29 giocatori non americani provenienti da 21 nazioni. Nelle ultime due stagioni il numero dei giocatori internazionali è leggermente diminuito; oggi nba.com riporta che nella lega ci sono 77 cestisti non americani da 32 paesi diversi. Il record di giocatori internazionali in questa stagione (2008-09) spetta alla Francia (9), seguita da Serbia (6), Argentina (5) e Spagna (5). Per quanto riguarda le franchigie NBA, i San Antonio Spurs hanno il maggior numero di stranieri nel roster (6), seguono i Los Angeles Lakers con 5 ed i Toronto Raptors, i Phoenix Suns e i Golden State Warriors con 4 giocatori internazionali ciascuna. I manager di queste squadre hanno fatto bene a contare su giocatori internazionali? La statistica dice di sì. Nel maggio del 2007 ognuna di queste cinque squadre ha conquistato un posto nella sempre combattutissima lotta per i playoff NBA; lo stesso si è verificato nella scorsa stagione con l’eccezione di Golden State che ha mancato la qualificazione di un soffio. Nella stagione 2006-07, quella dell’ingresso di Bargnani, i Toronto Raptors dopo essere stati criticati per la loro “rivoluzione internazionale”, guidata dal nuovo general manager Bryan Colangelo e dal suo assistente italiano ex Benetton Treviso Maurizio Gherardini, hanno vinto l’Atlantic Conference e raggiunto i playoff dopo quattro anni di assenza. Nella stessa stagione i San Antonio Spurs e i Phoenix Suns sono stati protagonisti dell’entusiasmante semifinale di Western Conference, in cui l’hanno spuntata gli Spurs dopo 6 combattutissime gare, sfida che si sarebbe poi ripetuta nei quarti di finale degli attuali playoff offrendo lo stesso altissimo livello di spettacolo.