Il metodo dei multipli nella valutazione delle aziende: il caso delle initial public offering

I multipli costituiscono un metodo di valutazione dotato di un’ampia versatilità. Essi si prestano all’impiego in numerose circostanze in cui si richiede la stima del valore di un’attività o dell’impresa nel suo complesso. In special modo, i multipli sono strumentali alla realizzazione di processi di stima concernenti le seguenti categorie: a) Operazioni straordinarie; b) Scopi di bilancio; c) Finalità interne.
Di primaria rilevanza è l’impiego dei multipli nell’ambito delle operazioni straordinarie, per la valutazione dei trasferimenti di partecipazioni infragruppo o tra parti correlate, trasformazioni, ma soprattutto nell’ambito di acquisizioni, fusioni, e IPO. Infatti, parallelamente al moltiplicarsi delle operazioni di merger & acquisition, si riscontra una marcata preferenza per l’uso dei multipli ai fini della definizione dei prezzi delle transazioni e dei rapporti di cambio rispetto ad altri metodi. Il motivo di tale diffusione è da addurre essenzialmente alla rapidità e alla facilità di applicazione dei multipli, alla possibilità di realizzare un agile riscontro con valutazioni precedenti, già intervenute, consentendo la costruzione di benchmarks di settore, all’individuazione del valore dei premi di maggioranza riconosciuti in transazioni simili, ecc.. Parimenti, di larga diffusione è l’impiego dei multipli per la definizione del prezzo di offerta in ipotesi di IPO (Initial Public Offering), ovvero in sede di prima quotazione nei mercati borsistici, in quanto il metodo in oggetto è di più semplice e rapido utilizzo e, soprattutto, si presta più facilmente a valutazioni inerenti imprese in fase di start-up, per le quali la mancanza di informazioni rende difficile l’applicazione efficace degli altri metodi. Rispetto alle operazioni di M&A, tuttavia, esso presenta alcune caratteristiche tipiche, tra cui in primo luogo è da menzionare l’assenza di qualsiasi premio per il controllo, dal momento che il processo di quotazione in Borsa generalmente non prevede la cessione totale dell’impresa, ma solo l’ingresso di nuovi soci per supportare un nuovo ciclo di sviluppo, con l’assenza dunque di potenziali sinergie.