Tra speranza e realtà. Il futuro dei minori stranieri non accompagnati richiedenti asilo

Quantificare con precisione il fenomeno dei minori stranieri non accompagnati appare fino ad oggi impossibile.
Risulta difficile poter identificare la figura di MSNA, in quanto i minori che arrivano nel nostro territorio hanno alle spalle situazioni molto complesse, nella maggior parte dei casi stanno per raggiungere la maggiore età e la modalità del loro ingresso si differenzia da caso a caso.
Per questo l'etichetta “minori non accompagnati” adottata in Italia non è condivisa dagli altri paesi europei, l'Alto commissariato delle Nazioni unite consiglia l'uso dell'espressione SEPARATED CHILDREN. Tale espressione sarebbe più adeguata per assicurare la necessaria protezione per questo gruppo di minori.
Alcuni minori sono soli, altri vivono con membri della famiglia allargata o con altri adulti, così i minori possono risultare accompagnati, invece in realtà queste figure adulte possono non essere idonee ad assumere la responsabilità del loro mantenimento e della loro educazione. Può anche accadere che il minore arrivi nel Paese di accoglienza con i propri genitori e che successivamente lo abbandonino o che sia vittima di maltrattamenti. Gli sfruttatori possono anche spacciarsi per i genitori del minore che è caduto nella loro rete di sfruttamento.
L'UNCHUR denuncia la differenza che esiste tra i paesi nelle definizioni nazionali sia nelle modalità di registrazione come anche nelle politiche sociali attuate. Per esempio in Germania sono considerati MSNA i minori di 16 anni, contro i 18 stabiliti dalla Convenzione sui diritti del bambino delle Nazioni Unite, ed insieme alla Francia e al Regno Unito considerano i dati che fanno riferimento ai minori stranieri non accompagnati che richiedono asilo. In Spagna non figurano nelle statistiche i minori di 17 e 18 anni, al contrario in Olanda vengono inclusi anche coloro che hanno più di 18 anni.
Soltanto in Italia e in Belgio sono stati creati degli organi preposti alla registrazione dei minori stranieri non accompagnati localizzati nel territorio, il summenzionato Comitato Minori Stranieri nel caso dello Stato italiano e il Servizio di Tutele nel caso dello Stato belga.
La mancanza di procedure standardizzate incrementa le difficoltà nel censire i minori stranieri non accompagnati, i dati raccolti sono, infatti, non del tutto attendibili.
La necessità di disporre di dati completi, affidabili e comparabili è stata accolta dal “Piano di Azione sui minori stranieri non accompagnati (2010-2014)”, che costituisce un primo passo verso una trattazione più completa del fenomeno.
Grazie all'impegno dell'ANCI e di Cittalia, che hanno ormai acquisito un'esperienza pluriennale nell'acquisizione e nell'elaborazione costante dei dati sulla presenza dei minori stranieri non accompagnati, è possibile tracciare il profilo di questi giovani migranti presenti nel territorio italiano.