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Il treno come mezzo per la modalità sostenibile

I mezzi ecosostenibili

Sono ancora troppe le persone che utilizzano il proprio mezzo per spostarsi ed i dati di inquinamento riportati nel precedente capitolo lo confermano. Circa il 77% della nostra popolazione, pari a quasi 35 milioni di persone, si spostano per lavoro o studio e soltanto il 5% con mezzi pubblici. Le autovetture ibride ed elettriche fanno parte del 3%, il restante utilizza un’auto inferiore all’Euro 59. Il passaggio per un futuro più sostenibile procede con grande lentezza e bisogna lavorare su questo aspetto. In questo capitolo si metteranno in evidenza tutti i possibili mezzi di trasporto ecologici e le loro caratteristiche tecniche che li rendono sostenibili. Anche il settore dei trasporti è stato un tema ampiamente trattato nella COP 28 e l’obiettivo del 2050 è proprio quello di rivoluzionare il trasporto sia aereo, sia ferroviario, ma anche quello su strada. Come si è visto nel precedente capitolo questo settore è quello che è responsabile in gran parte delle emissioni di gas serra, anche perché consuma un terzo di tutta l’energia finale proveniente dal petrolio.
In primis, per piccoli spostamenti, abbiamo le biciclette elettriche che sono il mezzo più sostenibile in circolazione ed il loro funzionamento, a differenza da quelli tradizionali, ha dei componenti aggiuntivi che ne vanno a migliorare le proprietà. Il motore elettrico trasferisce potenza sulla ruota ed un sensore che rileva la forza emessa sui pedali ne attiva il motore, il tutto alimentato da batterie al litio.
Per il trasporto su strada ci sono le auto ibride ed elettriche. Le prime hanno sia un motore a combustione (Benzina o Diesel) che un motore elettrico in modo da abbattere sia l’inquinamento che i consumi di carburante.

A sua volta tra i veicoli ibridi esistono diverse tipologie di motore:

• Micro Hybrid: hanno un sistema Start&Stop che permette il recupero dell’energia, ma non hanno un motore elettrico;
• Mild hybrid (Mhev): hanno un motore elettrico ma funziona solamente a basse velocità e in accensione;
• Full hybrid (Fhev): motore termico ed elettrico lavorano insieme, il primo permette il recupero di energia elettrica sfruttando anche le decelerazioni.
• Plug-in hybrid (Phev): il motore elettrico permette 50-60 km di autonomia e si può ricaricare dalle colonnine o anche con una presa domestica.

A differenza delle ibride le elettriche hanno un pacco batterie al litio che presenta una certa autonomia, ciò è l’aspetto su cui le case automobilistiche devono migliorare al fine di aumentarne le caratteristiche e vanno ricaricate alle colonnine.

Per il trasporto aereo dal 2009 è stato adottato l’Airport Carbon Accreditation per la gestione delle emissioni di CO2 negli aeroporti e si sta ponendo una forte attenzione sui SAF (carburanti per ridurre l’impatto ambientale degli aeromobili). Le fonti di questo tipo di carburante sono diverse e vanno dai grassi, oli, rifiuti solidi urbani, residui agricoli e forestali alle colture non alimentari coltivate su terreni marginali. La stima di riduzione di CO2 per questi tipi di combustibili è del 65%10.

Anche nel settore navale si sta dando largo spazio all’impiego dell’idrogeno come combustibile.

Il primato della sostenibilità spetta però al settore ferroviario che ha investito 6 miliardi di euro per i nuovi treni regionali che sono costruiti con materiali riciclabili al 97% ed utilizzano meno del 30% di consumi elettrici11.
La domanda che ci poniamo è la seguente: qual è il mezzo di trasporto più sostenibile per spostarci per lavoro, viaggio o svago?
Per fornire una risposta adeguata supponiamo di partire da Roma ed andare a Milano per lavoro, a Parigi per viaggio oppure a Viterbo per svago. Si pongono a confronto l’emissione di anidride carbonica, consumo di risorse energetiche, particolato sospeso, ossidi di azoto ed idrocarburi non metanici dei rispettivi mezzi di trasporto.
I dati successivi dati sono stati elaborati grazie al sito ecopassenger.org che mette a confronto le emissioni dei vari mezzi di trasporto in determinate tratte (scelte dall’utente). Essi si riferiscono a 1,5 passeggeri.

• Roma-Viterbo: per questa tratta non avremo a disposizione l’aereo e quindi il confronto sarà tra treno ed automobile. L’impatto più importante lo abbiamo con l’ossido di azoto dove si riscontra una netta differenza (10,5 g per il treno contro i 41,3 g della macchina). Soltanto il particolato sospeso trova una minima differenza.

• Roma-Milano: In questo caso abbiamo a disposizione anche i dati riferiti agli aeromobili con componente aggiuntiva la macchina. Anche in questo caso il treno risulta la soluzione di gran lunga più sostenibile di macchina ed aereo. Anche in questo caso il dato più evidente che notiamo dall’immagine sono gli ossidi di azoto (62 g per il treno, 280 g e 559 g rispettivamente per macchina ed aeromobile).

• Roma-Parigi: come ci aspettavamo anche in questo caso il treno risulta la scelta più sostenibile ed anche migliore. Notiamo che se aumentiamo i km da percorrere e aumentano le differenze dei relativi inquinanti.

Un report della European Environment Agency ha messo a confronto gli impatti ambientali causati da aerei e quelli causati dai treni. Questi ultimi generano questo tipo di inquinamento con i treni Diesel e gli stessi insieme agli elettrici causano emissioni di particolato (PM) dovuti all’abrasione delle linee elettriche ed all’attrito ruota-rotaia. Gli aerei emettono inquinanti a partire dal rullaggio, passando al decollo ed arrivando all’atterraggio in quantità variabile a seconda di diversi aspetti come la tecnologia dell’aeromobile, l’occupazione dell’aereo e la gestione del traffico aereo.

L’impatto acustico dei treni ha prodotto almeno 55 dB durante la giornata a circa 20 milioni di persone superando le soglie stabilite dall’END (Enviromental Noise Directive-direttive sul rumore ambientale). Per quanto concerne gli aerei tali direttive sono limitate alla zona aeroportuale; infatti, le persone esposte al rumore all’interno di un aeroporto sono inferiori rispetto a coloro che sono soggetti a rumore ferroviario.
In ultima analisi si descrive l’inquinamento dell’acqua e del suolo. I treni, a causa dell’attrito ruota rotaia e del processo di ingrassaggio delle rotaie, rilasciano circa 2300 tonnellate di metalli e 360 tonnellate di idrocarburi. La combustione di carburante degli aerei è una delle fonti di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) che si depositano sul terreno. Anche lo spargimento del de-icing e anti-icing degli aeromobili causa questo tipo di inquinamento.



9 Dati di FS Research
10 https://finanza.repubblica.it/News/2021/11/10/obiettivo_2050_la_rivoluzione_ecologica_dei_trasporti-133/
11 https://finanza.repubblica.it/News/2021/11/10/obiettivo_2050_la_rivoluzione_ecologica_dei_trasporti-133/

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il treno come mezzo per la modalità sostenibile

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Informazioni tesi

  Autore: Cristian Ciccarella
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2023-24
  Università: Università degli Studi Guglielmo Marconi
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria industriale
  Relatore: Fabio Orecchini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 73

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