Roggia Fiume: caratteristiche chimiche, fisiche,biologiche, ecologiche e relativo impatto sul lago di Alserio
I macroinvertebrati dei corsi d'acqua italiani
Con questo termine in genere si usano indicare organismi che normalmente superano il millimetro di lunghezza e che quindi sono facilmente riconoscibili ad occhio nudo, soprattutto da vivi. Ad essi appartengono i seguenti gruppi: Insetti, Crostacei, Molluschi, Irudinei, Tricladi, Oligocheti, ed altri gruppi minori come Nemertini, Nematomorfi. Nelle acque lentiche si possono invece rinvenire organismi plantonici, come Rotiferi, Cladoceri, Copepodi, Ostracodi, più rari da trovare nelle acque correnti, dove dominano i macroinvertabrati, che usano meccanismi di adattamento alla corrente.
I vertebrati acquatici si dividono in epibentonici e freaticoli a seconda che trovino appoggiati sul sedimento o nei primi centimetri sotto. Di fatto questa distinzione non è sempre netta, perché se gli organismi freaticoli è raro che compaiano in superficie non è vero il contrario.
I macroinvertebrati bentonici occupano tutti i livelli dei consumatori nella struttura trofica degli ambienti di acque correnti, ove sono contemporaneamente presenti organismi erbivori, carnivori e detritivori, che adottano una vasta gamma di meccanismi di nutrizione in modo da sfruttare al massimo le risorse alimentari disponibili.
L’importanza degli organismi macrobentonici è legata essenzialmente al ruolo che svolgono nella catena alimentare: velocizzano il riciclo della materia, essenziale per ristabilire lo stato di efficienza metabolica del corpo idrico, attraverso la riduzione del detrito organico grossolano in detrito fine, più facilmente metabolizzabile da parte della componente microbica. Ovviamente una popolazione macrobentonica meglio strutturata, ben diversificata, con la capacità di assumere una più ampia gamma di apporti alimentari, garantisce un’efficienza metabolica migliore rendendo il potere autodepurante del corpo idrico più elevato. Di non minore importanza è il fatto che tali organismi rappresentino uno dei principali alimenti di molti vertebrati (Pesci, Anfibi, Rettili, Uccelli), il che sta a significare che lo stato di salute dell’intera rete trofica dell’ambiente fiume non può certo prescindere dalla stabilità e dalla attesa variabilità della comunità dei macroinvertebrati.
Lo studio delle popolazioni macrobentoniche si è rivelato, inoltre, un efficiente strumento di indagine sulla qualità dei corsi d’acqua mediante l’utilizzo di opportuni indici, quali ad esempio l’Indice Biotico Esteso (Ghetti 1995).
Una prima classificazione di tali organismi, può essere espressa in funzione del ruolo trofico rivestito, distinguendo dunque:
• Trituratori: organismi detritivori che si nutrono delle sostanze vegetali morte grossolane.
• Collettori: organismi che si nutrono delle particelle organiche fini che assumono filtrandole dall’acqua.
• Pascolatori: organismi che si nutrono di vegetazione sommersa, essenzialmente alghe, aderente al substrato, che ingeriscono tramite opportuni apparati boccali raschianti.
• Predatori: organismi carnivori che si nutrono di altri macroinvertebrati o di altri organismi.
La composizione attesa o ottimale della comunità corrisponde a quella che, in condizioni di buona efficienza dell'ecosistema, si ci aspetta che colonizzi quella determinata tipologia fluviale. […]
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Roggia Fiume: caratteristiche chimiche, fisiche,biologiche, ecologiche e relativo impatto sul lago di Alserio
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Informazioni tesi
Autore: | Fabio Corbetta |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2004-05 |
Università: | Università degli Studi di Milano - Bicocca |
Facoltà: | Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali |
Corso: | Scienze e tecnologie per l'ambiente e la natura |
Relatore: | Letizia Garibaldi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 71 |
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