L'evoluzione dei sistemi di costing: dall'ABC al Time-Driven Activity Based Costing
I limiti dei sistemi tradizionali di cost accounting
Il profondo mutamento dello scenario produttivo e di quello aziendale sortisce molti effetti di diversa entità. Quello che probabilmente ha creato maggiori disagi riguarda la struttura dei costi. Si assiste alla “crescita progressiva delle componenti di costo indiretto a carattere costante rispetto ai componenti di costo tendenzialmente variabili”. L’introduzione delle nuove tecnologie ha comportato una crescita dell’incidenza dei costi indiretti di produzione mentre i costi relativi alle scorte e alla manodopera diretta decrescono.
I costi del lavoro, aumentando l’impiego di tipo indiretto dell’attività umana, che consiste nel maggiore utilizzo della stessa nelle mansioni di regolazione, supervisione e manutenzione rispetto ai compiti maggiormente connessi ai volumi di attività di trasformazione, si trasformano da costi diretti a carattere variabile in fissi. Si riduce l’incidenza dei costi di lavoro ma a causa della maggiore complessità del processo produttivo, aumenta quella dei costi concernenti le macchine.
I sistemi tradizionali di cost accounting, come quello per centri di costo, funzionano come un sistema a tre stadi. Nel primo, i manager imputano i costi ai centri e solo dopo si ribaltano le voci dei centri ausiliari su quelli di costo e si termina con l’imputazione al prodotto. Questi sistemi sono caratterizzati dall’utilizzo di parametri volumetrici che sono quindi collegati ai volumi di output (ore macchina, manodopera diretta).
I costi indiretti della nuova complessità aziendale non sono correlati ai volumi di produzione. Ciò non rende possibile l'imputazione attraverso parametri volumetrici. I costi della varietà e della flessibilità produttiva non sono connessi alla variabilità della quantità prodotta ma al livello di complessità dei processi produttivi. L’utilizzo di parametri volumetrici genera il fenomeno del “sovvenzionamento incrociato” tra prodotti. Questo consiste nella “sottostima del costo unitario dei prodotti a basso volume ma elevata complessità, a seguito della maggiore allocazione dei costi indiretti sui prodotti standardizzati caratterizzati da alti volumi, anche se le transazioni generatrici dei costi generali sono prevalentemente causate dalla complessità dei prodotti a basso volume”. In questo modo la contabilità fa apparire redditizi prodotti che non lo sono e antieconomici prodotti che viceversa sono redditizi.
Le principali distorsioni informative non sono generate solo dal sovvenzionamento incrociato ma anche dall'errata rappresentazione del principio causale. La prevalenza dei costi fissi rende poco attendibile un sistema che, nonostante sia nato per risolvere le problematiche d’imputazione di questi costi, ha dei limiti sistemici per i quali superata una certa incidenza, i risultati non sono più affidabili. La contabilità per centri di costi è stata introdotta per porre rimedio ai problemi di rappresentazione del modello semplificato.
I limiti intrinseci del modello non erano veri e propri limiti perché l’incidenza dei costi indiretti derivanti dalla complessità era ben al di sotto della soglia di inattendibilità.
Esiste anche un problema qualitativo di cui sono affette le informazioni ottenibili dai sistemi passati. Per quanto possano essere incidenti, a causa delle imputazioni e ribaltamenti, i costi della complessità gestionale perdono visibilità lungo l’iter di calcolo. I sistemi tradizionali sono adatti a mostrare i costi rilevanti nella struttura del prodotto ma non quelli di rilevanza manageriale che riguardano attività, nonostante siano fondamentali per il successo.
L’utilizzo delle contabilità tradizionali nei sistemi a elevata complessità oltre a creare distorsioni nel calcolo dei costi unitari, non permette al management di avere una corretta visione delle nuove tipologie di costi. Questo comporta scelte errate sui prodotti (prezzo di vendita, mix produttivo, make or buy, accettazione ordini speciali ecc.) e non permette di far chiarezza sulle vie da seguire per incrementare l’efficienza.
Questo brano è tratto dalla tesi:
L'evoluzione dei sistemi di costing: dall'ABC al Time-Driven Activity Based Costing
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Vincenzo Notari |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Napoli - Federico II |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia aziendale |
Relatore: | Adele Caldarelli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 70 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi