"I liceali" e "Gossip Girl": il teen drama e le sue caratteristiche drammaturgiche ed etiche

Dopo aver analizzato nel dettaglio struttura narrativa, caratteristiche tematiche e sviluppo dei personaggi delle serie “I Liceali” e “Gossip Girl”, dedichiamo l’ultimo capitolo ad un confronto tra le due fiction, così simili per argomenti, ma altrettanto differenti nella forma.

Le due serie indagano, l’una nella forma della miniserie, l’altra della media serialità americana, diciassettenni e diciottenni alle prese con il primo, grande momento topico della propria esistenza, quello che segna il fondamentale passaggio dall’età adolescenziale alla maturità di una vita adulta. Il telefilm americano, basato sulla collana di romanzi scritta da Cecily von Ziegesar, e la miniserie in sei puntate, diretta da Lucio Pellegrini per la Taodue, appaiono allora due metà complementari per scrutare questo affascinante microcosmo che è il pianeta giovani, e capire come due modalità di racconto così diverse possano approcciare lo stesso tema e come venga affrontato finalmente in Italia quel teen drama così in voga nei palinsesti statunitensi, sempre in bilico tra commedia sentimentale e romanzo di formazione. Le differenze che ci sono tra situazioni, costruzione e stili di vita dei personaggi dipendono in particolare dal diverso contesto in cui questi adolescenti vivono e trascorrono le proprie giornate.

Ne “I Liceali” ciò che cattura fin da subito l’attenzione del pubblico è proprio l’ambiente perché risulta semplice, familiare. Le vicende del gruppo di giovani studenti, insieme ai loro genitori e professori, si svolgono a Roma, nella capitale e nel “cuore” del Paese, in una realtà che mescola stile cittadino e stile provinciale, in cui quindi tutti sono in grado di riconoscere il proprio stile di vita.
In “Gossip Girl” invece lo spettatore viene catapultato in uno dei quartieri più ricchi di Manhattan, l’Upper East Side, a New York, la grande metropoli multietnica, crogiolo attivo e inesauribile di eccentrici stili di vita, abitata esclusivamente da classi agiate. Nonostante lo spettatore medio non riesca ad identificare il proprio contesto con quello dei protagonisti di “Gossip Girl”, ne viene lo stesso attratto, perché gli permette di sognare e di immaginare un’altra realtà dove comuni adolescenti vanno a scuola, si innamorano e litigano, ma vivendo in un contesto inusuale, diverso da quello cui siamo abituati, che impone loro specifiche regole e determinati stili di vita, costringendoli così a comportarsi in un certo modo.