Le fusioni infragruppo nel settore bancario italiano. La fusione per incorporazione di Banca Antonveneta da parte di Monte Dei Paschi di Siena.

Largamente accettate dalla letteratura esistente, sono una serie di azioni che giustificano il ricorso alle fusioni infragruppo nel settore bancario, in particolare la possibilità di ridurre i costi e di aumentare i rendimenti attesi.
Per quanto riguarda la minimizzazione dei costi, un aspetto positivo è rappresentato dallo sfruttamento di economie di scala; si hanno economie di scala quando in una società la curva dei costi medi assume un andamento decrescente al crescere della produzione, ovvero la crescita dei costi avviene secondo un ritmo meno che proporzionale all’espansione della produzione. In ambito bancario le economie di scala nascono come conseguenza della particolare tecnologia adottata, della presenza di costi fissi e dall’imperfetta divisibilità di alcuni fattori produttivi (ad esempio la ricerca).
Le economie di scala sono molto difficili da misurare in aziende multi prodotto come le banche, possono essere di natura tecnica, gestionale e informativa.
Per la stima delle economie di scala si può ricorrere a diverse metodologie, tra queste quelle prese in esame nell’analisi del processo di aggregazione, ricordiamo:
- La ray scale elasticity
- L’expansion path scale elsticity
La prima misura l’incremento dei costi determinato da un proporzionale aumento di tutti i prodotti (che nel caso delle banche vengono identificati con i depositi), mentre la seconda misura la variazione in termini di costi cui una società va incontro nel momento in cui cresce passando alla categoria dimensionale superiore in termini di output.
Finora gran parte delle ricerche econometriche ha mostrato che le economie di scala sono presenti soltanto quando le dimensioni dell’attivo sono piuttosto limitate; le fusioni infragruppo possono quindi comportare economie di scala solo nel caso in cui sia in grado di razionalizzare la struttura e la rete distributiva, di eliminare le inevitabili sovrapposizioni e ridondanze e di valorizzare le sinergie esistenti.