La Roma di Gogol' attraverso testimonianze e analisi del frammento ''Roma''
I due periodi romani: dal “paradiso promesso“ al “paradiso perduto”
Gogol’ visse a lungo a Roma tra il 1837 e il 1846, passandovi in tutto circa quattro anni e mezzo della sua vita e tornandovi ben nove volte. Nella sua lunga permanenza nella città si possono distinguere un primo e secondo periodo. Si può indicare come “primo” il periodo che va dal marzo 1837 all’agosto 1841, quando Gogol’ parte per la Russia, rimanendo lontano da Roma per più di un anno. Il “secondo” periodo va dall’ottobre 1842 al maggio 1846, quando lo scrittore lascia definitivamente Roma, per preferirle Napoli. Nel primo periodo romano, Gogol’ s’inebria delle bellezze della città, della sua gente, della sua arte, s’immerge nell’ambiente artistico, frequentando artisti di ogni specie, entra in contatto con i Nazareni e con la loro utopia rivolta al passato. A Roma, tra il 1837 e l’inizio del 1842, egli scrisse la prima parte delle “Anime morte”, già iniziata nel 1836, la seconda redazione de “L’ispettore generale”, del “Ritratto”, di “Taras Bul’ba”, del “Matrimonio”, il frammento “Notti alla villa”, “All’uscita del teatro”, “Annunziata” e scritti minori. Lavorò anche alla “Mantella”, alle commedie “I giocatori”, “La causa”, “L’anticamera”; stese, più tardi, alcuni capitoli della seconda parte delle “Anime morte” e dei “Passi scelti”. Gogol’ a Roma riprende la preghiera e la lettura delle Sacre Scritture. Il soggiorno romano di Gogol’ è legato anche a cambiamenti drammatici intervenuti nella sua vita: le prime manifestazioni di un disturbo della personalità. Ciò che per decenni è stato sbrigativamente liquidato come “misticismo”, radice dell’infelicità personale e della sterilità creativa dell’artista, è stato definito dalla moderna psichiatria come una vera e propria malattia psichica, una forma di “psicosi bipolare”, che venne descritta per la prima volta nella letteratura scientifica solo due anni dopo la morte dello scrittore. La malattia è caratterizzata da alternanza di periodi di esaltazione, iperattività, fiducia in sé stessi, forte progettualità, e periodi di depressione, congiunta aun rallentamento dell’attività intellettuale, a umor nero, disprezzo di sé, esasperata coscienza dei propri peccati, disperazione, fino al crollo psichico e al suicidio. Il primo episodio violento colse Gogol’ nel 1840, a Vienna. Ma già alla fine del 1838, a Roma, egli aveva iniziato a lamentarsi della salute e di una sofferenza spirituale che gli impediva di lavorare. La distruzione della seconda parte delle “Anime morte” venne fatta durante uno di questi attacchi di depressione.
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Informazioni tesi
Autore: | Serena Visceglia |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Scienze della Mediazione Linguistica |
Relatore: | Joanna Spendel |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 42 |
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