L'influenza della relazione d'attaccamento nello sviluppo di disturbi del comportamento alimentare. Esperienza di tirocinio.

Il cibo non si limita mai ad avere contenuti e funzionalità prettamente biologiche ma al cibo si ricollegano valori complessi, ideologie elaborate, credenze religiose e sistemi di prestigio. Nella nostra società le abitudini alimentari mutano rispetto allo sviluppo economico, alle mode, alla pubblicità, ovvero alle caratteristiche delle diverse comunità. In tutte le civiltà divieti, regole, prescrizioni, rituali, guidano, organizzano e limitano l’uso degli alimenti: così si sviluppano e si evidenziano differenze notevoli tra una società e l’altra. «Nella scelta degli alimenti si esprimono e si realizzano, oltre al sistema di valori, anche il narcisismo delle piccole differenze e quella proiezione che ci permette di attribuire le cattive abitudini alimentari agli altri, così come i difetti di pensiero, la scarsa agilità mentale e via dicendo». La cultura e le abitudini sociali e comunitarie rinforzano o neutralizzano il disgusto o l’appetito che possono ispirare la forma, il colore e la provenienza, il sapore di alcuni cibi considerati ripugnanti o desiderabili a seconda delle società. I gusti dipendono più dall’apprendimento che dall’ereditarietà: molti si acquisiscono nell’infanzia per imitazione o per opposizione.