Politica fiscale in Grecia: Analisi descrittiva del debito pubblico
I deficit gemelli e la bilancia commerciale
L’espressione “deficit gemelli” esprime la sintesi di due problemi economici correlati, il disavanzo pubblico e il disavanzo delle partite correnti. Il disavanzo pubblico è la differenza tra le entrate e le uscite complessive dello stato; il saldo delle partite correnti rappresenta il surplus o il deficit delle operazioni correnti dell'intera economia con il resto del mondo.
Le operazioni correnti includono gli scambi di risorse nette che l'intera economia mette a disposizione del resto del mondo (se è positivo) o riceve dal resto del mondo (se è negativo). Il saldo è composto dalle transazioni relative a beni e servizi, a redditi da lavoro dipendente e da capitale, e a trasferimenti unilaterali correnti.
Nel caso in cui una nazione realizzi un deficit vuol dire che si sta indebitando con altri Paesi. Tuttavia non è detto che si tratti di una cosa negativa: l'indebitamento, infatti, può servire a finanziare degli investimenti. Il rendimento di questi ultimi potrà quindi ripagare il debito contratto. Diverso è l’esito, quando l'indebitamento con Stati esteri serve a finanziare i consumi o la spesa pubblica.
In quest'ultimo caso la capacità di ripagare il debito si configura minore (in quanto manca il rendimento dell'investimento). Nel caso in cui un’economia sia costretta a finanziare consumi e spesa pubblica dovrà allora essere disposta a pagare tassi di interesse più elevati.
Alti disavanzi di bilancio e di debito possono, ovviamente, essere trovati anche in altri paesi. A differenza della Grecia però questi paesi sono in grado di finanziare i loro deficit principalmente grazie al risparmio nazionale. Il risparmio lordo nazionale greco (pubblico e privato combinati) è stato del 7% sul PIL nel 2008 e del 5% nel 2009, quindi, non sufficiente a finanziare gli investimenti per ricostituire il capitale fisso.
Questo deficit di risparmio nazionale è dovuto principalmente ai grandi disavanzi di bilancio che si susseguono nel paese, ma anche alla forte crescita dei consumi privati nel corso degli ultimi anni, sostenuta da una politica fiscale espansiva.
Durante il quinquennio 2004-2008, i consumi privati a prezzi costanti sono aumentati ad un tasso medio annuo del 3,8%, rispetto al 1,5% della zona euro. Inoltre, tra il 1996 e il 2008, i consumi privati hanno rappresentato in media il 72% del PIL della Grecia, contro il 57% della zona euro.
Dato il basso livello di risparmio, il debito pubblico non può essere finanziato con le sole risorse nazionali e per questo il disavanzo delle partite correnti è aumentato da diversi anni, mentre il debito estero è in continua crescita. Per questo motivo il problema del deficit fiscale e quello del debito pubblico si intrecciano con il problema del disavanzo e del debito estero. I principali aspetti visibili di questa situazione sono stati i crescenti squilibri fiscali, l’aumento del debito pubblico e la perdita di competitività che si riflettono chiaramente sul deficit delle partite correnti.
Questa stretta interconnessione sottolinea l'urgente necessità di aumentare il risparmio nazionale rispetto al livello attuale del 5% sul PIL e di correggere lo squilibrio fiscale e di bilancio, migliorando, nel frattempo, la competitività dell'economia greca e aumentando la capacità produttiva in modo che possa rispondere meglio alla domanda nazionale ed estera.
Il disavanzo delle partite correnti in Grecia è rimasto alto per tutto il periodo 2000 - 2007 dall’entrata del paese nell’area euro, in media di circa il 12%. L'evoluzione del disavanzo con l'estero riflette i forti squilibri nel commercio dei beni, così come un rapido deterioramento del saldo dei redditi. Per quanto riguarda gli scambi di merci, le importazioni hanno costantemente superato le esportazioni con un ampio margine, il che riflette una grave carenza di competitività.
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Politica fiscale in Grecia: Analisi descrittiva del debito pubblico
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Informazioni tesi
Autore: | Paula Ivon Jimenez Melo |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Scienze dell'economia e della gestione aziendale |
Relatore: | Patrizia Battilani |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 63 |
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