I cinesi di Wenzhou a Prato e in Europa: nascita e sviluppo di una rete socio-economica trasnazionale

Nel 1978 venne ricostituita l'organizzazione di massa Qiaolian, Association of Returned Overseas Chinese, per la tutela dei cinesi d'oltremare rientrati in patria. Con le riforme sia i governi locali che il governo centrale hanno compiuto degli sforzi per ristabilire le relazioni con i milioni di cittadini cinesi e cittadini di etnia cinese sparsi nel mondo riprendendo pratiche già in uso dei precedente governi, a prescindere dalla loro ideologia, e di coinvolgerli nelle agende sociali ed economiche adottate nei loro territori ancestrali, o nelle loro qiaoxiang.
L'interesse nei loro confronti riprese vigoroso quando si tornò a comprendere che i cinesi d'oltremare, ed in particolare coloro che avevano creato delle fiorenti attività imprenditoriali a Hong Kong, Macao, Taiwan e nel Sud-est asiatico, rappresentavano una forza propulsiva essenziale per lo sviluppo economico e la modernizzazione della Cina.

Da minaccia diventarono in poco tempo una risorsa. L'estensione di ampi benefici economici, la promozione dei sentimenti primordiali e la promozione dei legami di parentela furono tra le strategie usate per attrarre i cinesi d'oltremare. Il primo significativo riconoscimento politico avvenne alla fine degli anni '70 quando i cittadini cinesi che vivevano all'estero furono riconosciuti come una forza patriottica per la Repubblica Popolare Cinese.

Dopo il 1978, per riconquistare la fiducia dei migranti cinesi all'estero, i loro parenti residenti in Cina (qiaojuan) e i cinesi rientrati nel Paese (guiqiao) vennero politicamente riabilitati ed ottennero per legge speciali privilegi sociali, economici e politici. I cinesi d'oltremare furono definitivamente sdoganati da Deng Xiaoping e all'inizio degli anni '80 la migrazione dalla Repubblica Popolare Cinese fu ufficialmente decriminalizzata. L’apertura verso l’esterno era lo slogan di quegli anni e gli huaqiao vennero riconosciuti come gruppo nella Costituzione del 1982. Essi diventavano l’anello di unione tra la Cina ed il mondo. Un anno più tardi la legislazione nazionale permise la partenza all’estero alle persone in possesso di un passaporto e di un invito.

Cos'è una qiaoxiang ? Quando un villaggio diventa un qiaoxiang ? Come combinazione delle parole qiao (soggiornante) e xiang (distretto o villaggio), il termine qiaoxiang indica la località originaria dalla quale sono partiti un'alta percentuale di abitanti, ma con la intenzione finale di farvi un giorno ritorno. Con rare eccezioni, il termine qiaoxiang non è quasi usato dai migranti per designare i loro villaggi natii, ma appartiene al vocabolario delle istituzioni cinesi, ed ha per queste ultime lo scopo dichiarato di stabilire delle connessioni tra i cinesi d'oltremare e le loro famiglie nella madrepatria. Queste aree ricevevano enormi rimesse per le spese della famiglia, fino al 75-80% del reddito familiare, e donazioni in servizi pubblici, ma non vi erano significativi investimenti industriali.