Il socio coimprenditore e la contrattazione collettiva UNCI/CONFSAL
I CCL UNCI/CONFSAL: uniformità contrattuale, specificità di settore o contratti “pirata”?
Quanto sinora analizzato ci permette, quindi, di ribadire che l’articolo 39 della Costituzione garantisce senza dubbio autonomia, libertà sindacale e diritto alla presenza di una pluralità di organizzazioni nel Paese e di conseguenti CCL che, non solo determinano il regolare svolgimento di una sana e produttiva concorrenza, ma costituiscono, altresì, la realizzazione dei principi di libertà posti a fondamento degli intenti del Costituente. È ormai, infatti, acquisito che il contratto collettivo stipulato da tutte le attuali OO. SS. è un contratto di diritto comune, cioè di un’attività di disposizione degli interessi in un eventuale (ma non totalmente necessario) conflitto o di una strategia di difesa di posizioni gius-sindacali attraverso la creazione e lo svolgimento di rapporti negoziali. Coglie qui nel segno la dottrina che ritiene che “(…) quel “processo”, che è l’azione sindacale, si rappresenti metaforicamente su più versanti di una catena montuosa. (…) La catena montuosa della metafora è quella che procede lungo il crinale della sintesi e, in uno, dell’affermazione dell’interesse collettivo, che si è già visto essere ontologicamente costituito dal principio della libertà sindacale, come espressione della volontà dei soggetti che in essa agiscono. Lungo il versante interno si svolge l’aggregazione dei singoli o, meglio, l’aggregazione degli interessi dei singoli verso il loro comune scopo: l’interesse collettivo, cioè la sintesi, più che la comunanza, degli interessi stessi (…)”.
Detti interessi, dunque, si riversano e si fondono in un contratto stipulato in base all’articolo 1322 del codice civile e diretto a perseguire la meritevole tutela da parte dell’ordinamento giuridico con conseguente applicazione non di una disciplina speciale, ma di quella, appunto, di diritto comune, dettata dal codice civile per i contratti in generale. Il principio della libertà sindacale, riconquistata nel periodo post-bellico, si concretizza nella contrattazione collettiva che, come sancito dall’articolo 39 della Costituzione, quindi, consente un regime di pluralismo contrattuale che permette la coesistenza di distinti contratti collettivi nella medesima categoria che regolino in modo differenziato i rapporti di lavoro degli aderenti alle rispettive OO. SS. stipulanti che non sono altro che “(…) un fenomeno collegato alla autonomia, a sua volta espressione della più generale autonomia collettiva (…)”.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il socio coimprenditore e la contrattazione collettiva UNCI/CONFSAL
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Informazioni tesi
Autore: | Francesco Marcelli |
Tipo: | Tesi di Master |
Master in | Master in diritto del lavoro, sindacale e sicurezza sociale |
Anno: | 2009 |
Docente/Relatore: | Pasquale Sandulli |
Istituito da: | Università degli Studi Europea di Roma |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 74 |
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