L'analisi statistica spaziale: un'applicazione su dati scolastici del Comune di Messina
I bambini a scuola
Lo studio delle problematiche e delle caratteristiche di vita nella prima infanzia non può prescindere dai luoghi e dalle persone che affiancano e accompagnano il bambino nelle sue prime scoperte. Ed è ciò che sta alla base della scelta di promuovere l’indagine assumendo come punto di inizio il contesto sociale primario del bambino.
Un tema importante e delicato, soprattutto per i giovani allievi della scuola primaria è rappresentato dal rapporto con la maestra.
Il dato che emerge è la visione abbastanza positiva delle insegnanti da parte degli alunni, il 90% dei giovani intervistati esprime gradimento rispetto alle proprie maestre ed il 32,2%, ne apprezza la bravura pur riconoscendone la severità.
Altri fattori di valutazione positiva sono dati dall’essere le insegnanti giovani e simpatiche (30,9%) pazienti e pronte all’ascolto (26,7%). Proprio quest’ultimo dato, è anche un’ulteriore riprova dell’esigenza, avvertita e segnalata dai piccoli, di attenzione da parte degli adulti, di essere seguiti da figure assimilabili a quella dei genitori.
Nell’immaginario collettivo dei bimbi, la maestra resta il punto di riferimento con il mondo esterno alla vita familiare.
Il 5,5% si dichiara insoddisfatto delle proprie maestre, ritenute cattive, in quanto fanno studiare troppo (2,2%) o perché non fanno giocare abbastanza in classe (1,5%). Per l’1,4% dei piccoli allievi, invece, le insegnanti sono brutte perché strillano troppo durante le lezioni.
Altro dato imprescindibile per comprendere il clima scolastico e la propensione alla partecipazione alle attività formative è l’immagine della scuola per i piccoli allievi. Oltre ad analizzare le modalità ed i comportamenti adottati dal bimbo nel vivere la scuola o la classe si è inteso chiedere esplicitamente ai piccoli se e quanto a loro piacesse andare a scuola, ovvero la loro propensione a formarsi culturalmente. Il 90% degli intervistati, in complesso si è dichiarato contento di frequentare la scuola, di essi il 50% è contento ed addirittura il 33,8% ha dichiarato tanto gradimento. I totalmente disinteressati sono appena il 3,6% mentre i tiepidi rispetto al mondo della scuola sono il 12,5%.
Bisogna tuttavia sottolineare che per il 68,8% degli alunni la scuola è bella e per il 49,8% di essi questo dipende dalla presenza di grandi spazi per fare ginnastica, mentre il 19% perché nuova e luminosa.
Il 31,2% degli alunni ha definito brutta la propria scuola, l’ha bocciata per le condizioni di vetustà (15,2%), per l’eccessivo affollamento delle classi (2,8%) rispetto alle aule, per l’assenza di spazi esterni idonei a svolgere attività motorie (13,1%). Dal punto di vista empatico, la gran parte ha stigmatizzato le carenze strutturali dei plessi: "non ci sono le cose essenziali", "per la ricreazione dobbiamo andare fuori", "le aule sono affollate", "mancano le sedie", "è proibito usare lo spazio all’aperto", "c’è troppo caldo", "è buia".
La stratificazione per sesso del giudizio sulla scuola mostra come siano i maschi a rispondere in prevalenza "poco o per niente".
I bambini a cui la scuola piace tanto sono gli alunni della 4a municipalità (83%), i bimbi a cui piace meno sono quelli della 6s municipalità in cui il 19% degli intervistati ha risposto "poco o per niente".
Altro aspetto importante nella valutazione del rapporto scuola-bambino è la materia preferita da parte dei discenti. L’obiettivo è pertanto quello di individuare le materie preferite dai giovanissimi studenti che, in linea di massima, in fase di redazione dei questionari, hanno dimostrato di avere le idee molto chiare e variegate.
In generale si è osservato che l’area disciplinare che assorbe la percentuale più alta di gradimento è quella scientifica (37%), seguita da quella umanistica (28%) e quella delle attività motorie (17%).
Più in particolare i bambini che hanno affermato di preferire la matematica (26%), dimostrano contestualmente ottima propensione verso l’utilizzo del PC. Del 28% di quelli che preferiscono le materie umanistiche, il 4,5% ama l’italiano e le letture, il 6,5% la storia, il 2,5% la geografia ed il 5% la lingua straniere e gli studi sociali. Il 17% inoltre predilige la ginnastica e l’8% l’educazione artistica e musicale. Una nota particolare riguarda il fatto che gli alunni fanno coincidere la possibilità di avere spazi ampi per effettuare attività motoria-ginnastica con la risposta se consideriamo la loro scuola "bella o brutta", per cui diventa bella la scuola fornita di palestre e spazi per giocare, e brutte tutte le altre che non corrispondono a questo schema.
Questo brano è tratto dalla tesi:
L'analisi statistica spaziale: un'applicazione su dati scolastici del Comune di Messina
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Enrico Pironi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Messina |
Facoltà: | Scienze Statistiche |
Corso: | Scienze statistiche |
Relatore: | Massimo Mucciardi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 101 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi