La comunicazione indiretta del territorio toscano nei film e negli spot pubblicitari
Gli stereotipi della ''toscanità''
C'è una particolare accezione della definizione di stereotipo che è la più pertinente alla nostra analisi delle immagini turistiche: il "luogo comune". Infatti in questa accezione lo stereotipo è una visione semplificata e largamente condivisa come accade per le immagini turistiche che mostrano in senso letterale "luoghi comuni" condivisi dall'immaginario collettivo del turista.
Ci sono due tipi di immagini di luoghi comuni che ci interessa analizzare nei film considerati: le immagini metonimiche e quelle metaforiche.
Le prime sono quelle che mostrano il dettaglio di un monumento ben conosciuto, caratterizzante di un determinato luogo, per usare una parola del gergo pubblicitario turistico un landmark, per esempio a Firenze il Ponte Vecchio, Palazzo Vecchio, il Duomo con il campanile di Giotto e la cupola di Brunelleschi. Il landmark richiama, come se fosse la tessera di un mosaico, un contenuto che si riferisce a qualcosa di più ampio, esteso a una località turistica come Firenze, cioè la parte per il tutto, la concretezza di un'immagine riconoscibile, precisa e dettagliata, per l'astrazione di una città, la causa che ha spinto a scegliere di venire a Firenze per l'effetto di trovarsi lì, vedendo un dettaglio di Firenze dalla finestra della camera. Non necessariamente il riconoscimento può e deve avvenire subito, chi guarda il film può ave re nella propria enciclopedia, nel proprio bagaglio di conoscenze, alcune immagini di Firenze, le più famose, come quelle che abbiamo citato, ma non altre meno conosciute (per esempio, a un livello più approfondito di conoscenza, ci può essere piazza della Santissima Annunziata o gli Uffizi o Santo Spirito) che però sono lo stesso parti di quel luogo, di quella città. A mano a mano che il turista visiterà e conoscerà Firenze (per lo meno quello meno frettoloso), assocerà i luoghi che ha visto di persona a immagini che gli erano fino a quel momento quasi sconosciute, rimaste sospese in secondo piano, in una guida turistica, in un articolo letto, in uno spot promozionale, in un film visto anche tempo prima. Nelle immagini metonimiche, oltre che il sentimento di euforia per il riconoscimento del luogo (per un turista l'euforia di trovarsi realmente nel posto desiderato), prevale un'attività "razionale" di riconoscimento (si cerca di mettere la tessera del mosaico al suo posto).
La visione e l'esperienza di un paesaggio è invece piuttosto un'immagine metaforica perché si mostra una porzione di realtà non perfettamente identificabile: questa esperienza «corrisponde a un processo durante il quale la natura viene incorniciata e si trasforma in uno spazio chiuso, in un riquadro delimitato da contorni, dunque una sorta di "finestra" mentale» che diventa metafora: per esempio la vista di un paesaggio marino non è quasi mai riconducibile a un luogo preciso, riconoscibile, salvo a un vero esperto e/o conoscitore del luogo rappresentato, anche se il mare connota vacanza, caldo, spiaggia ecc.; lo stesso vale per l'immagine di un paesaggio che sia caratterizzato da elementi pertinenti a un'immagine di una località turistica più definita, per esempio quella della Toscana con cipressi, vigneti, olivi; in questo caso non c'è una relazione di contiguità come nella metonimia ma una sostituzione di una porzione di realtà ripetuta nel tempo in maniera quasi identica, con qualcosa che è presente a un livello profondo della nostra mente e che affiora nel momento in cui compiamo l'atto del vedere: si veda più avanti il ruolo del cipresso o di alcuni immagini del paesaggio toscano. Nelle immagini metaforiche, essendo l'immagine incerta e indistinta, anche se possiede le stesse caratteristiche, un compendio di elementi tipici, prevale l'elemento "irrazionale", emotivo: avviene nella mente di chi guarda un aggancio con le proprie aspettative e le proprie conoscenze.
Questo brano è tratto dalla tesi:
La comunicazione indiretta del territorio toscano nei film e negli spot pubblicitari
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Franco Lodini |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi di Siena |
Facoltà: | Lettere |
Corso: | Scienze della Comunicazione |
Relatore: | Gianluca Venzi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 220 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi