Analisi economico-finanziaria degli effetti della crisi sulle aziende industriali emiliano-romagnole
Gli obiettivi dell’analisi della performance economico-finanziaria
Per analisi della perfomance economico-finanziaria si intende il processo che, attraverso opportune elaborazioni dei dati e delle informazioni fornite dal bilancio ( sia esso preventivo, consolidato, straordinario, d’esercizio – su cui si svilupperà la trattazione), è volto ad esprimere una valutazione attuale e prospettica sullo “stato di salute” dell’azienda, ovvero della sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
L’analisi economico-finanziaria è uno strumento di gestione e di controllo perché svolge una duplice funzione, innanzitutto offre un quadro di riferimento per la valutazione delle performance aziendali che consenta di conoscere ed interpretare la gestione passata, ma allo stesso tempo offre una visione prospettica, che evidenziando i problemi da affrontare, consente di programmare meglio la gestione futura.
Il fine dell’impresa è generare un’adeguata remunerazione di tutti i fattori produttivi impiegati nell’impresa, mantenendo la funzionalità della stessa e garantendo opportunità di sviluppo durature. Il primo obiettivo dell’analisi economico-finanziaria, o di bilancio è, infatti, verificare la redditività conseguita dell’impresa e confrontarla con la redditività attesa dagli investitori: solo se il differenziale tra redditività conseguita ed attesa è positivo si può affermare che l’impresa è in grado di generare valore economico ed essere perciò più attrattiva per i soggetti esterni (finanziatori, risorse umane, fornitori, ecc.).
L’analisi economica indaga perciò la capacità dell’azienda di generare un flusso di ricchezza adeguato a remunerare tutti i fattori impiegati mantenendo un equilibrio a durare nel tempo ed identifica le determinanti di questa redditività. L’aspetto più interessante ai fini della gestione è, infatti, comprendere l’apporto delle varie aree gestionali al risultato complessivo conseguito. A parità di risultato d’esercizio il giudizio sarà molto diverso se esso è stato generato dalla gestione tipica dell’impresa, cioè tutte le attività volte a collocare sul mercato i prodotti e servizi in maniera economica ed efficiente, o se, al contrario, la determinante fondamentale è stata la gestione finanziaria (e quindi le modalità di copertura degli investimenti) o la gestione straordinaria.
Il secondo obiettivo dell’analisi di bilancio, realizzato attraverso l’analisi patrimoniale, è verificare la compatibilità e la coerenza nel tempo tra gli impieghi e le fonti di finanziamento utilizzate dall’impresa e, quindi, la presenza o meno di equilibrio finanziario. L’ultimo obiettivo dell’analisi di bilancio è valutare l’esistenza dell’equilibrio finanziario, cioè dell’attitudine dell’azienda a far fronte con mezzi e politiche ordinarie agli impegni finanziari assunti, cioè sulla capacità dell’impresa di gestire la liquidità e di onorare i propri debiti a breve con le risorse messe a disposizione dalla gestione ordinaria.
L’analisi economico-finanziaria può essere operata sia da analisti interni, quali i responsabili dell’ufficio amministrazione o dell’ufficio programmazione e controllo, o il commercialista dell’azienda, che da analisti esterni come, ad esempio i consulenti aziendali, le banche, le società di rating o di revisione. La possibilità di effettuare questa analisi dal punto di vista interno permette sicuramente un maggiore dettaglio dell’analisi in quanto vi è una maggiore disponibilità di informazioni, specialmente di tipo extra-contabile, rispetto agli analisti esterni che devono svolgere il loro lavoro basandosi sui dati contenuti nel bilancio d’esercizio pubblicato.
L’analisi di bilancio soddisfa le necessità informative di una pluralità di soggetti (stakeholders) interessati, in modo diretto o indiretto, all’andamento della gestione ed ai risultati della performance economico-finanziaria dell’impresa, tra questi:
- il management aziendale, per stabilire obiettivi, verificare il raggiungimento dei risultati e, in generale, valutare la capacità dell’impresa di generare risultati economici positivi e sostenibili nel tempo sulla base delle decisioni prese;
- i detentori del capitale di rischio, ovvero la proprietà aziendale, che prestano attenzione alla capacità reddituale, anche futura, dell’impresa e alla convenienza di nuovi investimenti. Inoltre l’analisi di bilancio è un utile strumento di valutazione del lavoro del management;
- i finanziatori a titolo oneroso (banche ed intermediari finanziari), interessati all’affidabilità dell’azienda nella remunerazione e nel rimborso dei capitali prestati;
- i fornitori, che prestano attenzione alla capacità dell’impresa di onorare gli impegni contrattuali assunti, anche in ottica prospettica;
- i clienti, per l’interesse nella stabilità dell’impresa che deve garantire il loro processo di sviluppo. Essi sono inoltre interessati alla previsioni di eventuali variazioni dei propri input ed alla possibilità di far emergere leve di negoziazione che permettano l’ottenimento di condizioni contrattuali più favorevoli;
- il capitale umano (e le organizzazioni sindacali), interessati alla capacità dell’azienda di generare valore nel corso del tempo così da assicurare la certezza del posto di lavoro,
- i concorrenti, per ottenere informazioni relative al competitor relative alle scelte aziendali effettuate ed al loro successo, cercando di carpire i punti di forza e di debolezza dell’impresa;
- lo Stato, per rispondere alla necessità di informazioni alla base delle scelte da effettuare in materia, ad esempio, tributaria, di programmazione economica, di controllo dell’attività economica.
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Analisi economico-finanziaria degli effetti della crisi sulle aziende industriali emiliano-romagnole
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Informazioni tesi
Autore: | Giulia Laghi |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia e Gestione Aziendale |
Relatore: | Franco Visani |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 156 |
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