L’Organizzazione Europea per la Sicurezza della Navigazione Aerea (EUROCONTROL)
Gli obiettivi da raggiungere in ambito sicurezza
Le previsioni da qui al 2020 segnalano che il traffico aereo in Europa dovrebbe raddoppiare. L’obiettivo ambizioso che la Commissione si è posta con il progetto SESAR è quello di aumentare la sicurezza di dieci volte lo standard attuale. Tutto deve partire dalla maggiore integrazione a livello aeroportuale, insieme all’avvento delle nuove tecnologie, senza tralasciare l’aumento dello scambio di informazioni.
La commissione Europea ha lasciato alle agenzie nazionali competenti, libertà di scelta nelle procedure e forme di attuazione degli obbiettivi, da raggiungere comunque entro il 2012. Attualmente sono in discussione sette iniziative di accorpamento.
Una delle sfide fondamentali è quella di poter integrare le necessità civili a quelle militari. Di fondamentale importanza è il superamento delle barriere istituzionali associate alla gestione degli impatti sociali.
Il SESAR prevede tre fasi distinte. La prima riguarda lo sviluppo del progetto, è iniziata nel 2005 ed è stata completata nella prima parte del 2008 con la presentazione dell’ATM Master Plan, che definisce il contenuto e i piani di sviluppo. Questa fase è organizzata da Eurocontrol ed è co-finanziata dalla Commissione Europea. Al lavoro hanno partecipato tutti gli operatori del settore del trasporto aereo. “Questa fase è costata 60 milioni di euro ed è stata finanziata pariteticamente dall’Unione Europea e da Eurocontrol”.
La seconda fase doveva concludersi nel 2013. Essa comporta la produzione delle nuove tecnologie di implementazione. Per questa fase la Commissione ha proposto un’iniziativa congiunta tra Unione Europea, Eurocontrol, industria aerospaziale e Paesi terzi.
La terza ed ultima fase dovrebbe concludersi per il 2020 con il sistema pienamente funzionale ed operante.
Lo sviluppo tecnologico nel settore della gestione del traffico aereo è stato sino ad ora non conforme allo sviluppo conseguito dalla crescita del settore. A tal fine il progetto SESAR dovrà intervenire con elementi innovativi, così da garantire standards avanzati per tutto lo spazio aereo europeo.
La capacità degli aeroporti è legata alle piste disponibili e ai sistemi di controllo/gestione dei voli nonché alle infrastrutture presenti in aeroporto (check-in, boarding gates, ecc.). Per il futuro vi è il rischio che si verifichino situazione di capacity crunch (“crisi della capacità" aeroportuale) dovuta all’aumento dei traffici aerei. Il traffico aereo continuerà a crescere e i piani di sviluppo degli aeroporti non sono in linea con le attuali previsioni. E’ sempre più presente il problema del congestionamento causato dalla concentrazione del traffico nel mondo.
L’Europa affronta anche il problema di un sistema di gestione del traffico inadeguato che comporta aumenti dei tempi di volo con conseguente incremento delle emissioni inquinanti, di rumore e consumo di carburante.
“Lo spazio aereo europeo è tra i più congestionati al mondo e l’attuale sistema di gestione del traffico soffre di varie inefficienze, come l’utilizzo dei confini nazionali come limiti delle aree di controllo”.
Il futuro capacity crunch degli aeroporti europei è una seria minaccia per la sicurezza, l’efficienza e l’ambiente.
Il cielo unico europeo (Single European Sky) è una iniziativa della UE che ha l’obiettivo di armonizzare in tutta Europa la progettazione, la gestione e la regolazione del trasporto aereo. La ristrutturazione in blocchi funzionali anziché territoriali è volta a gestire il traffico aereo in base alle esigenze degli utenti e alla necessità di rispondere adeguatamente all’incremento dei traffici.
Partendo da questa condizione è stato introdotto anche il concetto di integrazione per gli hub minori, ovvero lo sviluppo degli aeroporti secondari per limitare gli effetti di congestione degli aeroporti principali. Inoltre tale politica aiuta a risolvere parte dei problemi legati all’inquinamento acustico, alle emissioni e ai ritardi dei voli.
La delineazione degli aspetti futuri di trasporto aereo in Europa non è accompagnata da un adeguato piano di sviluppo delle infrastrutture aeroportuali.
Il mercato unico (Single Sky) ha rimosso tutte le restrizioni commerciali per le compagnie aeree europee, in modo da permettere alle compagnie aeree di operare su ogni tratta all’interno dell’Europa. La politica intrapresa dall’UE ha permesso al trasporto aereo di essere più competitiva, garantendo qualità del servizio ed elevati livelli di sicurezza durante i voli. I viaggiatori hanno contratto una maggiore capacità per ciò che concerne i costi dei voli e la libera circolazione in piena sicurezza.
Da tali propositi hanno preso piede diversi progetti e iniziative. Come ad esempio il programma NEASCOG (NATO/Eurocontrol ATM Security Co-ordinating Group), tra Eurocontrol e NATO che si propone di migliorare il livello di sicurezza nelle operazioni di controllo del traffico aereo, sia in campo civile che in quello militare. Esso ha l’obiettivo di migliorare e implementare il sistema di sicurezza sul quadro istituzionale e sulla cooperazione internazionale, rafforzato ulteriormente dalla cooperazione civile-militare.
Vi è poi il programma ERRIDS (European Regional Renegade Information Dissemination System) si propone di fornire un sistema pan-europeo di gestione delle emergenze legate alla sicurezza, principalmente volto a coadiuvare i vari enti nell’attuazione di decisioni, grazie ad un maggiore interscambio di informazioni. Questo progetto coinvolge i Governi nazionali, le organizzazioni internazionali come la NATO, i fornitori di servizi di navigazione, gli equipaggi, le sale di controllo delle compagnie aeree e gli aeroporti.
Il programma SAFEE (Safety of Aircraft in the Future European Environment) riguarda invece i sistemi di segnalazione di pericolo a bordo degli aerei. Esso integrerà il sistema ERRIDS, di cui sarà una delle fonti informative. Il progetto SAFEE riguarda la sicurezza a bordo dei velivoli principalmente in risposta agli attacchi terroristici.
Il principale obbiettivo è quello di aumentare la velocità di reazione e prevenzioni di attacchi alla pubblica incolumità della comunità viaggiante a bordo.
Complementare è il progetto PATIN (Protection of Air Transportation and Infrastructure), il cui fine ultimo è quello di garantire la sicurezza proteggendo l’intero sistema del trasporto aereo a terra. Esso include gli aeroporti, gli aeromobili, le altre infrastrutture critiche di terra e i sistemi informativi.
In ultima analisi è da annoverare l’Accordo Open Sky firmato a Washington il 30 aprile del 2007, entrato in vigore il 30 marzo del 2008. Esso è un accordo tra Unione Europea e Stati Uniti volto al superamento degli accordi bilaterali esistenti fino ad allora.
“L’obiettivo principale è quello di incentivare la concorrenza per incrementare sia il flusso di passeggeri, sia l’introduzione di voli point-to-point tra aeroporti non collegati direttamente”.
L’accordo avrebbe dovuto creare un mercato comune per il trasporto aereo tra l’Unione europea e gli Stati Uniti con l’inclusione dei mercati interni delle due regioni. L’obiettivo era stabilire un’Area Aperta per l’Aviazione (OAA) tra l’UE e gli USA.
L’Accordo ha creato “vettori aerei comunitari”, ovvero velivoli statunitensi a cui è concessa “la possibilità di volare da qualsiasi aeroporto dell’Unione Europea a qualunque scalo negli Stati Uniti senza restrizioni relative a tariffe o capacità”. Viene ribadita la “Quinta Libertà dell’Aria”, cioè i voli possono proseguire verso paesi Terzi dagli Stati Uniti. Inoltre, “Tale accordo consente a soggetti USA di investire in una compagnia aerea dell’Unione Europea, a patto che la maggioranza delle azioni e il controllo effettivo di tale compagnia sia esercitato da uno Stato membro dell’Unione Europea e/o da cittadini di uno degli Stati membri […] Il Trattato prevede inoltre che su alcuni temi non strettamente economici ma cruciali per lo sviluppo del settore vi sia una convergenza regolamentare tra Stati Uniti e Unione Europea ed in particolare per le normative di sicurezza, il controllo e la gestione del traffico aereo e le tematiche ambientali con particolare riferimento ai cambiamenti climatici”.
Si rileva comunque che ai vettori americani è concesso il pieno accesso al mercato interno dell’Unione Europea, mentre ai vettori comunitari viene concessa la sola tratta transatlantica escludendo lo spazio interno degli USA.
“Secondo la Commissione Europea, l’accordo Open Sky UE-USA porterebbe notevoli benefici economici ad ambedue le sponde dell’Atlantico, come ad esempio significative riduzioni nelle tariffe sia per i passeggeri business che per i turisti; nuovi posti di lavoro, distribuiti equamente tra Europa e Stati Uniti nel settore passeggeri; incremento del traffico di merci per via aerea”.
Per ciò che concerne la ratifica di tale accordo da parte dell’Italia, il ricorso alla legge di autorizzazione alla ratifica si rende necessario in quanto il Protocollo rientra nella fattispecie di cui all’ articolo 80 della Costituzione. Si tratta di un’intesa di competenza mista e pertanto da sottoporre alla firma degli Stati membri. L’intervento normativo è coerente con il programma di Governo in quanto configura l’adempimento di un obbligo gravante sull’Italia in qualità di Stato membro dell’Unione Europea.
Iniziato con l’Accordo UE-USA, sui trasporti aerei firmato a Bruxelles e a Washington nell’aprile 2007, l’Accordo Open Sky UE-USA, ratificato dall’Italia con legge 23 ottobre 2009, n. 164, sostituisce l’Accordo aereo bilaterale Italia – Stati Uniti del 22 giugno 1970.
La dimensione bilaterale delle relazioni transatlantiche ha ricevuto molta attenzione, soprattutto in seguito alla proposta di Angela Merkel, cancelliere tedesco e titolare di turno della presidenza sia dell’Unione europea che del G-8, di intensificare ulteriormente la cooperazione economica transatlantica. Inizialmente si pensava ad un libero commercio, ma successivamente si è optati sull’eliminazione delle barriere attraverso un processo di armonizzazione.
Questo brano è tratto dalla tesi:
L’Organizzazione Europea per la Sicurezza della Navigazione Aerea (EUROCONTROL)
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Informazioni tesi
Autore: | Sandro Pucci |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2013-14 |
Università: | UKE - Università Kore di Enna |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Corso di Laurea in Scienze della difesa e della sicurezza |
Relatore: | Paolo Bargiacchi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 91 |
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