La depressione in un campione di donne con tumore: una ricerca pilota

Nell'ottica clinica gli interventi psicoterapeutici non sono certamente diretti verso la patologia tumorale in se stessa, ma sostanzialmente verso il disagio emozionale e relazionale che il paziente oncologico subisce proprio a seguito della malattia. Ciononostante, proprio negli ultimi anni si è anche posta attenzione alle modifiche somatiche che le varie psicoterapie possono generale, nell'ottica di una valutazione olistica non solo riguardante la patogenesi della malattia, ma anche i vari approcci terapeutici (Torta et al., 2007).
Gli interventi psicologici in psiconcologia devono tenere presente le diverse variabili quali, l'esperienza individuale di malattia, l'ambito nel quale è realizzato il programma terapeutico e gli operatori che lo realizzano e le modalità soggettive di reazione nei diversi stadi della malattia. Gli interventi maggiormente attuati in psiconcologia sono i programmi di counseling, di gruppo o individuale, adatti soprattutto nella prima fase di diagnosi o nei momenti di recidiva della malattia, e le psicoterapie, che invece differiscono sulla base delle tecnica e della teoria di riferimento.
Recenti metanalisi (Devine, 2003; Rehse e Pukrop, 2003; Graves, 2005) si sono focalizzate sulle valutazioni di efficacia dei molteplici interventi psicoterapeutici (per esempio l'approccio psicodinamico, l'esistenziale, il supportivo, l'educazionale, il cognitivo-comportamentale) nei pazienti oncologici. Zabora (et al., 2001) ritiene però che sia maggiormente appropriabile avvalersi di un approccio personalizzato nel valutare i vari tipi d'intervento, poiché ogni paziente risponde in modo diverso alle varie psicoterapie, a causa non solo delle differenze caratteriali e personologiche, ma anche riguardo al tipo di patologia oncologica che presenta. La reale dimensione d'efficacia dell'intervento terapeutico in oncologia è tutt'altro che chiara, a causa delle molteplici diversità sulle valutazioni outcome, (per esempio i tempi d'inizio, la durata e la frequenza degli interventi, tipi e tempi di follow-up, dimensione del campione, modalità di
randomizzazione).
Le metanalisi che hanno sostenuto l'efficacia in oncologia degli interventi terapeutici sono state molteplici (Meyer e Mrk, 1995; Burke e Kissane, 1998; Ross et al., 2002; Rehse e Pukrop, 2003), ma altre ricerche (Newell et al., 2002, Chan et al., 2005) hanno pubblicato metanalisi che sono giunte a conclusioni ben differenti, gli autori ritengano che non possibile affermare l'efficacia delle psicoterapie su pazienti oncologici. I dati statici dimostrano però un'ampia diffusione dell'utilizzo della psicoterapia in campo oncologico, infatti ricorrono alla psicoterapia circa il 50% dei pazienti oncologici in Australia, il 30% negli Stati Uniti, e oltre il 10% in Europa (Maher et al., 1994; Miller et al., 1998).