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Naucellius de domo sua et de se ipso: storia della tradizione ed esegesi di Epigr. Bob. 1-9

Gli epigrammatisti

Naucellio
Ricostruire la vita di questo poeta tardoantico non è cosa facile. Le informazioni sul suo conto sono poche e persino il nome è tuttora incerto. La maggior parte delle informazioni di cui disponiamo derivano dalle poche epistole di Simmaco che ci sono giunte (Epist. III, 10 – 16 e forse27 IX, 110).
Nonostante un brusco deterioramento delle forze all’età di novant’anni (Epigr. Bob. 9, 5), sappiamo che visse almeno fino ai novantacinque (Epigr. Bob. 8a, 8) e Simmaco, nell’ultima epistola all’amico (Epist. III 16), sembra aver rinunciato all’antico proposito di far tornare Naucellio a Roma per stare in sua compagnia. Apprendiamo poi che Naucellio ha più volte promesso il suo ritorno, senza mai compierlo davvero (Epist. III 13). Eppure ad un certo punto (Epist. III 14) sembra fare un passo in più, domandando a Simmaco una delle sue case dove dimorare e ricevendo risposta che queste erano momentaneamente occupate. Nonostante lo spiacevole impedimento, se Naucellio ha chiesto ospitalità a Simmaco (come si deduce da quella seconda persona singolare postulasti, “mi chiedesti”: “Deos enim facio testes has domus quarum alteram postulasti iamdudum a me hospitibus esse decretas”), evidentemente si riteneva ancora abbastanza in forze da poter affrontare il viaggio.
È probabile28 che l’ordine cronologico delle testimonianze su Naucellio (tra Bobiensia ed epistolario di Simmaco) sia il seguente:
1. Epigr. Bob. 9: Naucellio scrive di essere stato sano fino a novant’anni, ma di aver patito un calo delle forze superati questi (Speyer suppone ne avesse 91)29;
2. Epigr. Bob. 8a: Naucellio ci rivela di essere arrivato all’età di 95 anni;
3. Epist. III 16: Simmaco ci tramanda l’immagine di un Naucellio malato, che probabilmente non è più in grado di sostenere un viaggio fino a Roma;

Sebbene Mariotti proponga l’ipotesi che l’intero gruppo di epistole simmachee sia posteriore a Ep. Bob. 930, l’unico dato assolutamente certo è che Epist. III 16 è risposta tardiva alla lettera di Naucellio a Simmaco, il quale si scusa per il lungo silenzio e spiega che ciò è stato causato da un viaggio a Formia31. Quest’ultima informazione, unita alla mancanza di altre epistole documentate e cronologicamente successive, spinge a considerare Epist. III 16 successiva a Epigr. Bob. 8a, fatto di cui non possiamo essere certi.
Sappiamo inoltre che le epistole di Simmaco sono databili all’incirca al 40032. Dunque il crollo di cui Naucellio parla in Epigr. Bob. 9 risale al massimo al 400, più probabilmente poco prima. A questa data aggiungiamo i circa 5 anni che hanno portato il nonagenario a compiere 95 anni (Epigr. Bob. 8a) ed arriviamo ad un’approssimativa data di morte che non può superare il 405. A questo punto si ricavano le nuove fasce temporali: Naucellio è nato tra il 305 ed il 310 ed è morto tra il 400 ed il 405.



27 Thraede, 1968, pp. 270 nota 15, Cameron, 1964, p. 18, Champlin, 1982, p. 184. Con qualche riserva anche Roda, 1981, pp. 242 – 245.
28 Speyer, 1959, p. 73, Mariotti, 1962b, p. 413 e Ferrero, 1996, pp. 429 – 430 e nota 25. Tutti concordano sulla precedenza temporale di Epigr. Bob. 8 rispetto a Epist. III 16, ma rimane un legittimo dubbio al riguardo.
29 Speyer, 1959, p. 73
30 Mariotti, 1962b, p. 247.
31 Che esista uno stacco temporale tra le epistole 10 – 15 e la 16 è argomento anche di Speyer, il quale fa notare come nel primo gruppo Simmaco non menzioni malattie né cali di forze, ma anzi dica all’amico che col suo stile di vita sarebbe in grado di vivere fino a 100 anni. Nella sedicesima epistola questa positività è scomparsa (“sed quia hoc per annos tuos et valetudinem tua non licet”).
32 O. Seeck, 1883, p. CXXVI.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Naucellius de domo sua et de se ipso: storia della tradizione ed esegesi di Epigr. Bob. 1-9

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Informazioni tesi

  Autore: Gustavo Ingrascì
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2020-21
  Università: Università degli Studi di Catania
  Facoltà: Lettere
  Corso: Lettere
  Relatore: Orazio Portuese
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 35

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Parole chiave

poesia
tradizione
esegesi
epigrammata bobiensia
naucellio
codex unicus vat. lat. 2836
augusto campana

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