Politica estera e strategie commerciali della RPC in Africa
Gli effetti della presenza cinese in Africa
L'economia africana è molto basica. Si fonda sull'agricoltura e sull'industria estrattiva. Il settore manifatturiero è povero; le infrastrutture, i trasporti e i mezzi di comunicazione sono sottosviluppati così come anche il settore sanitario. Molto spesso la leadership è corrotta.
Inoltre l'Africa non produce molti prodotti, a buon prezzo, che interessino il resto del mondo: tutti sono attratti dalle immense riserve di materie prime e risorse energetiche di cui dispone. Per queste ragioni, i rapporti commerciali con le altre parti del mondo non hanno portato molti benefici ai paesi africani.
Prima dell'arrivo dei cinesi, la Francia era strettamente legata all'Africa. La Francia aveva colonizzato alcuni Stati del Continente, e poi instaurato una serie di rapporti di scambio. Si trattava di uno scambio commerciale solo per metà: i francesi offrivano la democrazia in cambio di materie prime.
L'appoggio francese non era solo politico ma anche economico e culturale: lo Stato francese intratteneva fitti scambi commerciali con la Costa d'Avorio, suo primo partner commerciale in Africa e gli africani più abbienti mandavano i propri figli a studiare in Francia per dare loro un'istruzione francese e per imparare la lingua.
La situazione cambia nettamente intorno agli anni '90, quando i rapporti franco-africani incominciano a vacillare. Diminuisce anche l'interesse della Francia verso le materie prime tranne che per il petrolio, che prende dal Golfo di Guinea perché “di più facile accesso”.
La Francia arretra lentamente in tutti i campi.
Il motivo principale che ha causato questo cambiamento è la mancanza di reciprocità nei rapporti: la Francia prende dall'Africa senza offrire più nulla in cambio, nemmeno un sostegno per aiutarla ad uscire dalla corruzione dilagante e dalle continue guerre interne. A ciò si aggiungono anche le continue incomprensioni tra i due: “quando la Francia si impegna, l'Africa l'accusa di ingerenza, quando si ritira, le rimprovera la sua «viltà»”.
Sostanzialmente la Cina riesce dove la Francia ha fallito. Costruisce infrastrutture a prezzi più bassi di quasi il 50% rispetto ai francesi e concede linee di credito. Simbolo del successo cinese sono le delegazioni commerciali presenti in 49 paesi africani contro le 11 francesi.
Anche a livello culturale, sia l'inglese sia il cinese stanno rimpiazzando il francese. Pechino seleziona degli studenti africani a cui offrire borse di studio per trascorrere un biennio in Cina e studiare il cinese mandarino e materie tecniche. Appena laureati, tornano in Africa, e grazie alla formazione ricevuta, sono fondamentali nei programmi di sviluppo nazionale e promuovono anche l'immagine della RPC nella società.
Gli interventi cinesi sul territorio africano non hanno modificato la struttura economica, che è ancora debole, ma hanno contribuito a far registrare il più alto tasso di crescita degli ultimi decenni dei paesi africani.
Per svilupparsi ulteriormente, l'Africa dovrebbe ampliare il settore industriale e dei servizi per offrire più opportunità e posti di lavoro e avere più entrate statali, che garantirebbero una crescita economica duratura e stabile. Con l'avvento dell'influsso economico cinese, i governi africani hanno la possibilità di puntare alla costruzione di un sistema economico più moderno e solido. I mercati sono già più promettenti che in passato: i prodotti cinesi a basso costo di importazione hanno fatto aumentare sia il potere d'acquisto sia il numero dei consumatori.
La crescita registrata, è stata determinata dall'apertura dell'Africa all'esterno: il tasso di crescita delle esportazioni è aumentato del 50% circa. Le esportazioni dall'Africa alla Cina, come già detto in precedenza, sono basate principalmente su risorse naturali: la Cina è diventato il secondo importatore di petrolio dopo gli Stati Uniti.
A proposito, si teme che la Cina stia intraprendendo una politica mercantilistica nella regione africana, che ricorda un po' i vecchi legami tra colonia e paese colonizzatore. Le Cina estrae materie prime dall'Africa, le utilizza nella propria produzione industriale e, infine, rivende i prodotti finiti ai paesi da cui sono stati estratti i materiali. La Cina ricava così un grande guadagno, a discapito dei paesi africani che rischiano di impoverirsi.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Politica estera e strategie commerciali della RPC in Africa
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Giulia Maffioletti |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi dell'Insubria |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Scienze della mediazione linguistica |
Relatore: | Daniele Cologna |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 50 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi