Il bilancio di esercizio delle società calcistiche quotate in borsa

La sentenza Bosman, produsse molti effetti in ambito legislativo, e molti altri effetti economici, che si riflettono sulla gestione societaria. La possibilità di fruire della ricchezza generata, all’interno della società, in concomitanza all’avvento delle televisioni satellitari a pagamento, fece giungere nelle casse delle società professionistiche, quantità di denaro mai viste prima. I soldi provenivano direttamente dalle piattaforme televisive. Il calcio veniva offerto a chiunque lo volesse; non era più necessario recarsi allo stadio, poiché lo stadio entrava nei salotti delle persone. La spettacolarizzazione dell’evento, servì come effetto leva per l’arrivo di altra liquidità. Visto l’aumento di visibilità, grandi e piccole imprese decisero di investire cospicuamente nel mondo del calcio in qualità di sponsor, in cambio di cartelloni pubblicitari posti a favore di telecamera. Fino al 1981 in Italia non esistevano diritti televisivi né in chiaro né criptati, ma vigeva un modello italiano del "calcio da stadio". La locuzione "diritti calcistici televisivi in vendita" non aveva nessuna rilevanza giuridica, essendo un istituto giuridico proprio del modello calcistico della Gran Bretagna e degli Stati Uniti del tutto estraneo all'ordinamento autarchico del calcio nazionale italiano. Qualsiasi televisione privata che volesse riprendere una partita in territorio italiano di qualunque serie, era libera di farlo, né poteva essere impedito l'accesso negli stadi di cameramen giacché gli impianti sportivi erano regolati da regolamento comunale, mentre lo spirito sportivo aveva consolidato la consuetudine di far entrare qualsiasi giornalista nella tribuna stampa senza richiedere il prezzo del biglietto. Le prime emittenti private a carattere cittadino e regionale nate dalla metà degli anni settanta non approfittavano della possibilità di trasmettere liberamente eventi calcistici, perché ancora in fase organizzativa e perché la pubblicità non era ancora un business. La Rai basava i suoi introiti pubblicitari su Carosello fino al 1977 e trasmetteva il pomeriggio alle ore 19 un tempo di una partita di Serie A.