La qualità dell'asilo nido e la relazione bambino-educatrice: associazioni con il benessere socio-emotivo di bambini tra 18 e 36 mesi.
Gli effetti del tempo trascorso al nido sul comportamento dei bambini
Lo sviluppo di disposizioni comportamentali di tipo aggressivo e di noncompliance riscontrato in tante indagini potrebbe essere accentuato dal fatto di vivere fin dalla prima infanzia in mezzo ad un gruppo spesso numeroso di altri bambini, come può capitare nell’asilo nido. Clarke-Stewart (1989) argomentò che il fatto che i bambini al nido fossero esposti sia a comportamenti pro che anti-sociali dei pari potrebbe spiegare perché era più probabile ritrovare in questi bambini entrambi i comportamenti.
Più tempo trascorso in cure non materne probabilmente fornisce più opportunità di osservare comportamenti antisociali tra i pari. In Park e Honig (1991), i bambini che avevano iniziato un accudimento extrafamigliare nei primi nove mesi di vita e avevano continuato un’esperienza di vita di gruppo full-time, negli anni successivi manifestavano più frequentemente i noti effetti riguardanti aggressività e conflittualità con l’adulto nel loro comportamento sociale.
La discussione ebbe un nuovo stimolo quando furono confermate le ipotesi relative all’aumento pomeridiano del cortisolo dei bambini che frequentano il nido a tempo pieno (Watamura et al., 2003). Secondo questo studio, l’effetto è più frequente nei bambini che vanno al nido dopo i due anni (quando vi è un’interazione sociale più rilevante fra bambini), e minore nel corso del primo anno; ciò potrebbe significare che esso non è dovuto tanto allo stress legato alla separazione, quanto a problemi riguardanti la qualità dell’interazione sociale: infatti, secondo questa ricerca, i bambini di tre anni, che sviluppano maggiormente attività di gioco con i compagni, presentano in grado minore questo effetto, mentre quelli che manifestano una maggiore paura nei rapporti sociali lo subiscono maggiormente. Inoltre, nei bambini che hanno un minore autocontrollo ed un più elevato livello di aggressività l’incremento nel cortisolo pomeridiano è maggiore (Dettling, Parker, Lane, Sebanc e Gunnar, 2000).
Alla fine degli anni ’90 l’indagine più estesa è stata realizzata dal gruppo del NICHD, coinvolgendo oltre 900 bambini dai primi mesi di vita fino ai 4 anni e mezzo, e usando un disegno longitudinale. In NICHD (2001), la quantità di tempo passato in cure non materne prediceva alcuni esiti socio-emotivi. A 24 mesi, trascorrere molte ore all’asilo era associato con le valutazioni delle madri di una bassa competenza sociale e di maggiori problemi comportamentali secondo le stime degli educatori. A 36 mesi queste associazioni non furono trovate, ma gli effetti della quantità riapparvero in seguito. A 54 mesi la quantità era ancora positivamente associata con i problemi comportamentali valutati dagli educatori e nel kindergarten si ritrovò questa associazione sia nelle stime della madri che delle insegnanti.
In NICHD (2003) i risultati della ricerca suggerirono che la quantità di tempo passata nel child care, controllando variabili quali la qualità, il tipo e la stabilità delle forme di accudimento, predice in modo significativo una serie di comportamenti già osservati in altre ricerche.
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La qualità dell'asilo nido e la relazione bambino-educatrice: associazioni con il benessere socio-emotivo di bambini tra 18 e 36 mesi.
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Informazioni tesi
Autore: | Giulia Andreola |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Ughetta Moscardino |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 110 |
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