Gli Investimenti Diretti Esteri nella regione MENA (Middle East and North Africa)
Gli effetti degli investimenti diretti esteri sulla politica economica
Il legame tra IDE e politica economica chiama in causa una serie di problematiche. Innanzitutto, l'impresa multinazionale può influire sull'efficacia delle politiche nazionali. Gli effetti delle multinazionali sull'efficacia delle politiche economiche sono messi in luce dalla tassazione delle imprese. Le imprese multinazionali, infatti, sono in grado di aggirare le politiche fiscali trasferendo le proprie attività in paesi in cui il livello di tassazione è relativamente più basso.
Anche se non trasferiscono attività, le multinazionali possono essere in grado di operare sui prezzi di trasferimento in modo tale da porre i redditi dichiarati in capo ad attività svolte in paesi a più basso livello di tassazione.
Anche le politiche commerciali sono influenzate dal flusso di IDE, poiché le rendite derivanti da politiche commerciali di stampo protezionistico vengono destinate agli azionisti delle imprese multinazionali che operano nel mercato protetto piuttosto che a imprese nazionali. In termini più generali, le imprese multinazionali sono in grado di reagire alle politiche economiche in modo diverso dalle imprese nazionali. Dato che esse sono soggette alle giurisdizioni di diversi paesi (da qui appunto l'attributo "multinazionale"), le imprese operanti all'estero potrebbero essere meno responsabili nei confronti dei policy makers e degli enti regolatori nazionali. In questi termini, non solo la loro capacità di trasferire attività renderebbe più volatili gli imponibili fiscali dei vari paesi, ma si creerebbe la circostanza per cui, data la dimensione (in termini economico-gestionali) dell'impresa multinazionale, questa si troverebbe in una posizione contrattuale vantaggiosa nel negoziare con le autorità fiscali e di regolamentazione nazionali.
Inoltre, le politiche economiche possono essere chiaramente elaborate in modo da attirare (ma anche scoraggiare) l'afflusso di IDE. Gli strumenti di politica economica di ogni singolo paese sono molteplici (dalle imposte alla politica commerciale, dalla regolamentazione del mercato del lavoro all'ordinamento giuridico), e sono in grado di modificare l'attrattività di un paese come destinatario di investimenti esteri. Il caso dell'Irlanda evidenzia chiaramente che le attività mirate del'Ireland Development Agency hanno svolto un ruolo decisivo nella crescita straordinaria di IDE negli anni '90. Ad ogni modo, il caso irlandese non è isolato: infatti, molti paesi o amministrazioni locali predispongono cospicui sussidi, esenzioni fiscali o esoneri da determinate regolamentazioni finanziarie al fine di attirare gli IDE.
Inoltre, la concorrenza tra i diversi paesi nell'attrarre IDE richiama in causa il problema di un coordinamento internazionale delle politiche economiche e, dunque, della necessità o meno di impedire che i vari paesi competano tra loro riguardo alle condizioni offerte alle imprese multinazionali. Ovviamente, non tutte le variabili di policy producono effetti negativi nel caso di concorrenza tra due o più paesi. Più precisamente, la concorrenza per concedere sussidi potrebbe essere non desiderabile, mentre la concorrenza volta a offrire un migliore quadro giuridico – istituzionale al contrario potrebbe risultare proficua. D'altra parte, un coordinamento delle politiche internazionali potrebbe essere visto con favore qualora si tratti di armonizzare e assicurare la trasparenza delle regolamentazioni nazionali sugli IDE, al fine di prevenire l'adozione di
politiche nazionali discorsive promosse, perlopiù, da gruppi d'interesse.
L'utilità degli accordi internazionali in materia è dimostrata dagli oltre 2000 trattati bilaterali sugli investimenti ora in essere. Tuttavia, il passaggio a un sistema regolatorio multilaterale ha manifestato tutta la sua difficoltà, in particolare a causa delle asimmetrie tra i PVS, destinatari degli IDE, e i paesi ad alto livello di reddito, che sono sia fonte sia destinatari degli IDE. Tutti i più rilevanti tentativi di negoziato volti a definire una cornice internazionale comune per le politiche concernenti gli IDE, come il Multilateral Agreement on Investiments (MAI) promosso dall'OCSE e l'accordo sugli investimenti del WTO, non hanno sortito l'effetto desiderato, e sono finora falliti.
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Gli Investimenti Diretti Esteri nella regione MENA (Middle East and North Africa)
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Informazioni tesi
Autore: | Gianluca Grottola |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Napoli - Federico II |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Studi Europei |
Relatore: | Vittorio Amato |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 170 |
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