La condizione giovanile in Italia attraverso le indagini dello IARD
Gli anni del riflusso
L’ondata rivoluzionaria che ha invaso gli animi dei giovani, sfociando poi negli indimenticabili moti studenteschi del ‘68 per condannare il consumismo, le restrizioni personali, il ruolo marginale della donna e quant’altro, andò scemando, sino a rendersi inesistente con gli anni ‘80. Da questo decennio in poi i giovani, ormai completamente riconosciuti come “soggetto sociale” e sempre più studiati da sociologi e psicologi, assumono aspetti e contenuti differenti. La ribellione degli anni precedenti produsse gli effetti desiderati: argomenti come la sessualità non sono più tabù, le donne raggiungono progressivamente la parità e la libertà di esporre le proprie bellezze fisiche, l'istruzione diviene sempre più accessibile anche in ambito universitario. Persino i conflitti generazionali cessano, poiché, quelli che negli anni ‘80 sono genitori, con molta probabilità sono gli stessi che nel ‘68 si resero protagonisti.Gli anni ‘80 sono dunque quelli immediatamente successivi agli anni rivoluzionari in cui i giovani sono grandi protagonisti di moti, proteste, anticonformismi e che hanno rappresentato un’epoca in cui il giovane si convince di poter cambiare il mondo protestando. Un’epoca fatta di sogni e grandi speranze. Tutto questo cessa progressivamente all’inizio del 1980, quando si inizia ad assistere ad un periodo di intense trasformazioni politiche, sociali e culturali, che inevitabilmente si ripercuotono sugli stili di vita, sui pensieri e sugli atteggiamenti dei giovani (e non solo). Gli anni ‘80 sono definiti l’era post ideologica, con l’intento di enfatizzare la fine dell’epoca delle ideologie e del forte interesse giovanile nei confronti delle grandi questioni mondiali: la politica, l’ecologia, la libertà di espressione, ecc. Si assiste infatti ad un ritiro dei teenager nella sfera privata. Manca l’attivismo che caratterizzava la generazione precedente e che la vedeva protagonista impetuosa nelle piazze di tutta Italia. Ritorno alla famiglia, al piccolo gruppo, alle cerchie ristrette, abbandono dell’impegno pubblico, indifferenza ed individualismo: questi gli elementi che maggiormente raffigurano la generazione giovanile anni ‘80. Gli studiosi associano questa condizione all’immagine del riflusso che segue le onde del mare: dopo un periodo di rivoluzione e di maggiore attenzione alle “cose del mondo”, segue un periodo di maggiore attenzione verso se stessi, lo studio, l‟affermazione nel mondo del lavoro de l’autorealizzazione, il benessere economico. Verrebbe da dire: dall’era dei grandi ideali a quella delle cose materiali.
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La condizione giovanile in Italia attraverso le indagini dello IARD
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Informazioni tesi
Autore: | Mirella Leuzzi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi della Calabria |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze dell'amministrazione |
Relatore: | Antonino Campennì |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 71 |
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