Studio sul traffico passeggeri negli aeroporti di Lamezia Terme e Reggio di Calabria
Gli aeroporti della Calabria
Il sistema aeroportuale calabrese rappresenta l’unica valida alternativa agli altri sistemi di trasporto, in una Regione che, in questi ultimi anni, soffre maggiormente per la cronica mancanza di infrastrutture di trasporto adeguate.
In attesa dei lavori di completamento della Salerno-Reggio Calabria (A3), e dei necessari interventi di adeguamento infrastrutturale della Strada Statale Jonica 106, uniti ad sistema ferroviario che nel breve-medio periodo non sarà interessato da consistenti lavori di ammodernamento, il trasporto aereo per una regione periferica come la Calabria assume una rilevanza notevole.
Tale modalità di trasporto permette in maniera rapida ed efficace collegamenti innanzitutto con il Centro e il Nord Italia, e quindi assolve alla primaria funzione di garantire la mobilità dei calabresi e, aspetto non secondario, permette di favorire i flussi turistici e la movimentazione di prodotti ad alto valore aggiunto, dando respiro ad un economia tra le più povere del nostro Paese.
La Calabria oggi risulta essere dotata di 3 infrastrutture aeroportuali, Lamezia Terme, Reggio di Calabria e Crotone, che presentano caratteristiche strutturali completamente diverse tra di loro e non permettono a determinate zone del territorio regionale il facile accesso ad uno scalo con percorrenze accettabili.
Infatti solo gli scali di Lamezia Terme e Reggio di Calabria, con opportuni distinguo, possono essere considerati a servizio di un aerea ben definita, con un accessibilità discreta, mentre, per quanto riguarda l’aeroporto di Crotone, l’esiguo numero di passeggeri nel corso degli anni e una pessima accessibilità, ne impediscono lo sviluppo, nonostante il potenziale bacino di utenza.
Tutti e tre gli scali citati sono oggi serviti da regolari voli di linea per Milano e Roma, anche se per lo scalo di Crotone il servizio è stato aggiudicato di recente tramite la cosiddetta continuità territoriale, ovvero vengono imposti oneri di servizio pubblico rendendo obbligatorio lo svolgimento di un servizio aereo secondo criteri di continuità, regolarità, capacità e tariffazione cui i vettori non si atterrebbero se tenessero unicamente conto del proprio interesse commerciale.
I tre scali, secondo la regolamentazione dell’ENAC, ricadono nella tipologia demaniale di aeroporti civili e sono aperti al traffico commerciale nazionale ed internazionale. Ciascuno di essi è gestito da una propria società di gestione:
- SACAL (Società Aeroportuale Calabrese) gestisce lo scalo di Lamezia;
- SOGAS (Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto) gestisce lo scalo di Reggio di Calabria;
- Società Gestione Aeroporto S. Anna S.p.A. gestisce lo scalo di Crotone.
Attualmente delle tre Società di Gestione solamente la Sacal può vantare di aver ottenuto la gestione totale dello scalo (per un arco di tempo pari a 40 anni) mentre invece sia lo scalo di Reggio che di Crotone risultano essere in gestione “parziale”.
Per quanto riguarda gli aspetti societari, l’aeroporto di Lamezia Terme ha il 32% del capitale sociale in mano ad investitori privati, ed il restante in mano ad Enti Pubblici, mentre Reggio e Crotone hanno il 100% del capitale sociale interamente in mano pubblica (anche se ultimamente per lo scalo di Reggio è in corso la procedura per la scelta di un socio privato per il 35% del capitale sociale).
Questo brano è tratto dalla tesi:
Studio sul traffico passeggeri negli aeroporti di Lamezia Terme e Reggio di Calabria
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Informazioni tesi
Autore: | Fabio Suraci |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Pisa |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria Civile |
Relatore: | Marino Lupi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 168 |
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