Psicopatologia del gioco d'azzardo
Gioco d’azzardo: vizio o malattia?
Prima di delineare il profilo di personalità del giocatore d’azzardo e le riflessioni apportate dai diversi autori riguardo allo stesso, proverò a descrivere il fenomeno in relazione al significato che questo possiede per il soggetto. Se riflettiamo sulla natura del gioco d’azzardo possiamo scorgere al suo interno una marcata contraddittorietà relativa alle caratteristiche di divertimento e di preoccupazione che tale attività comporta. Infatti, se da un lato il gioco rappresenta un’attività frivola, slegata dai vincoli della vita reale, che pone su un piano di uguaglianza tutti i soggetti coinvolti, dall’altro vede la presenza sempre più preoccupante di situazioni di psicopatologia permeate da stati di compulsività e di vera e propria dipendenza che causa ingenti costi sociali.
Ma al di là dell’aspetto propriamente patologico dell’attività ludica, questa diviene un momento indispensabile alla vita umana, essendo una dimensione in grado di “rapire” l’uomo, di procurare gioia e, soprattutto, capace di emancipare, anche se per poco, i soggetti dalla monotonia dell’esistenza. Huizinga, già citato più volte, guardava al gioco come elemento intrinseco alla natura umana, riconducendo ogni aspetto della vita a questa attività la quale, per l’antropologo olandese, rappresentava una vera e propria forma di cultura. Più o meno della stessa idea sembra essere Fink, il quale, nel suo saggio Oasi della gioia sostiene che:
il gioco rassomiglia ad un’oasi di gioia, raggiunta nel deserto del nostro tendere e della nostra tantalica ricerca. Il gioco ci rapisce. Giocando siamo per un po’ liberati dall’ingranaggio della vita, come trasferiti su un altro mondo dove la spinta appare più leggera, più aerea, più felice.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Psicopatologia del gioco d'azzardo
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Informazioni tesi
Autore: | Serena Rizzo |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Seconda Università degli Studi di Napoli |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Alida Labella |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 103 |
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