Il veleno dell'invidia. Da in-videre a per-videre. Guardare oltre le apparenze

È importante compiere una distinzione tra gelosia e invidia, in quanto nel linguaggio quotidiano spesso vengono confuse. Secondo Simmel entrambe le passioni presentano una struttura triangolare, ovvero entrambe nascono quando tra me e il mio obiettivo si situa una terza persona che ne ostacola la conquista. La differenza consiste nel fatto che a scatenare la gelosia è la paura di perdere ciò che si possiede già, mentre l'invidia nasce dal voler ottenere ciò che non si ha. Melanie Klein sottolinea il fatto che è lo stesso oggetto della contesa a essere diverso: per l'invidia è una cosa, mentre per la gelosia è la persona. Quindi nel caso della gelosia abbiamo a che fare con una relazione d'amore, basti pensare all'Otello di Shakespeare che annebbiato dalla certezza dell'adulterio uccide la moglie Desdemona. La nostra natura giudicatrice tende a giustificare questi atti violenti, ma non è altrettanto tollerante per quelli nati dall'invidia come il tradimento di Jago, perché in questo caso hanno lo scopo di danneggiare l'altro che si interpone alla conquista dell'oggetto. Non riusciamo a perdonare l'invidia perché non è moralmente giusto accettare il desiderio di volersi appropriare dei beni altrui. Un altro elemento comune a entrambe le passioni è la diminuzione dell'autostima derivante dal confronto sociale. [...]