Ironia Femminile tra Storia Patriarcale e Psicoanalisi Freudiana

Le donne decidono di adottare come efficace mezzo comunicativo l’ironia.
S. Freud individua ancora nell’ambito dell’umorismo alcuni tipi di “motto di spirito” che hanno un altrettanto potere comunicativo.
Nel 1905 Freud scrisse “Il motto di spirito”. Freud analizza il motto di spirito partendo dalla considerazione che i motti di spirito si ritrovano nel linguaggio quotidiano.
Secondo Freud il linguaggio segue il funzionamento dell’apparato psichico.
L’apparato psichico lavora rappresentando, inibendo e provando le emozioni, seguendo un risparmio energetico. Lo stesso linguaggio quindi adopera le parole per rappresentare oppure inibire o più semplicemente per provare emozioni, economicamente.
Il linguaggio è portatore di un’intenzione che è legata al desiderio inconscio proprio come il sogno. Freud definisce ciò teoria onirica generale del linguaggio; quindi in ogni comunicazione esiste un margine “interpretabile” che deve condurci alle intenzioni inconsce.
Le parole sono suoni pregni di significato e di simbolismo, divenendo motto di spirito, adottano un registro linguistico ed un registro pulsionale economico.
Nel motto di spirito il suono è il significante ed il significato è un concetto inteso come rappresentazione di parola e di cosa; venendosi così a creare due giochi uno di parole, l’altro di concetti.
Freud individua due tipologie di motto di spirito, definisce il primo innocente ed il secondo tendenzioso; quest’ultimo fa riferimento ai bisogni dell’inconscio.
La comunicazione diviene più complessa e l’interpretazione del messaggio è affidata alla scelta di uno o più codici interpretativi.
La funzione del risparmio energetico, in quanto tale induce l’apparato psichico ad assimilare nuovi dati, situazioni e vocaboli al già noto come un piacevole ritorno a casa ed è in questo punto che si instaura una prima simbolizzazione, dove il già noto diventa il ritorno alla casa originale, cioè all’utero materno ed un successivo grado di simbolizzazione è quello per cui l’uomo impara a conoscere il mondo rendendolo familiare, per vivere il mondo come se fosse la sua propria casa.
Il motto tendenzioso simbolizza le tensioni dell’inconscio; l’intenzione tendenziosa che sottosta il motto di spirito è quella di sedurre e per questo esserne gratificati, nel realizzare quella che per Freud è la fantasia di denudare una donna, ma anche Freud non contempla l’opzione di denudare un uomo. In presenza di una terza persona ed in mancanza di una donna; quest’ultimo, l’ascoltatore, assume il ruolo della donna, egli viene corrotto in quanto complice di questo ruolo, e sedotto in quanto ha assunto anche il ruolo femminile.
Nel motto di spirito tendenzioso si istituisce così un gioco delle parti con tre attori e l’essenza del motto di spirito diviene il denudamento della donna dinnanzi al terzo. Freud censura il denudamento dell’uomo in presenza di terzi.
Quali sono le tendenze che il motto di spirito usa per raggiungere la comicità ed il denudamento?
Le tecniche di cui si serve il motto di spirito sono molteplici e più di una può figurare in un unico motto di spirito.