Hedging e valore dell'impresa
Free Cash Flow
Come visto precedentemente, una delle modalità con cui l'hedging contribuisce alla creazione di valore consiste nel garantire la possibilità di sostenere investimenti grazie ai flussi di cassa prodotti internamente, evitando fonti di finanziamento esterno. Questo ha effetti positivi per l'impresa nella misura in cui consente un risparmio sui costi legati al reperimento di capitali sui mercati dell'equity e del debito.
Tuttavia se i manager non agiscono nell'esclusivo interesse degli azionisti, ma perseguono la massimizzazione della propria utilità, sottrarre l'impresa al controllo dei mercati del capitale porta ad un incremento dei costi di agenzia.
Infatti il management, nel momento in cui non è più chiamato a giustificare la necessità di nuovi fondi ai finanziatori esterni, acquista un certo grado di libertà nella gestione delle risorse dell'impresa, mentre simultaneamente viene meno l'effetto disciplinante legato all'obbligo di remunerazione del debito.
Tufano (1998) riprende in chiave critica l'argomentazione proposta da Froot et al. (1994); la sua tesi è che la possibilità di finanziare internamente i progetti di investimento non comporta soltanto benefici per l'impresa, ma genera un problema di free cash flow, in cui il manager può utilizzare la liquidità dell'impresa per intraprendere o proseguire progetti dal VAN nullo o negativo, ma dai quali estrae benefici personali. Inoltre la mancata supervisione del mercato renderà ulteriormente più agevole questo tipo di comportamento, in quanto viene meno la necessità di illustrare ad investitori esterni la validità del progetto.
Pertanto il risk management porta con sé un incremento dei costi di agenzia, in particolar modo nelle imprese con un livello elevato di asimmetrie informative tra manager e azionisti, che rende a questi ultimi impossibile un efficace monitoraggio delle azioni manageriali.
Ugualmente alle altre teorie sulla massimizzazione dell'utilità manageriale, anche in questo caso l'effetto finale sul valore dell'impresa è ambiguo, in quanto dipendente dall'entità dei problemi di agenzia preesistenti; se l'interesse del management non diverge particolarmente da quello degli azionisti il problema del free cash flow si manifesta con trascurabile intensità, ed i benefici dell'hedging supereranno i costi.
Inoltre, l'ipotesi non appare compatibile con la capacità dell'hedging di ridurre le asimmetrie informative vista poco sopra.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Hedging e valore dell'impresa
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Informazioni tesi
Autore: | Sandro Versace |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Libera Univ. Internaz. di Studi Soc. G.Carli-(LUISS) di Roma |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Finanza di Impresa |
Relatore: | Claudio Boido |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 70 |
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