Sistemi web-based di analisi strategica: Business Intelligence e Big Data
Free Big Data: soluzioni gratuite di Analytics
Come si può già osservare, tra le soluzioni commerciali ve ne sono alcune che si distinguono dalla concorrenza per la loro completezza di funzionalità. Tra di esse, in particolare, spicca la piattaforma di Big Data Analytics della IBM. Questa, che verrà descritta in dettaglio nel paragrafo 4.4, rappresenta oggi l'esempio perfetto di strumento software completo per ogni necessità aziendale. Essa infatti non si limita ad offrire un carnet di funzionalità molto ampio, ma consente anche di utilizzare le competenze e le conoscenze interne all'azienda al fine di sviluppare nuovi applicativi, talvolta temporanei e talvolta a fecondità ripetuta, così da integrare e colmare ogni possibile gap informativo all'interno all'azienda. Affinché tutto ciò avvenga, sicuramente il lettore attento comprenderà bene come sia necessaria, ed ancor più importante, una efficiente attività di pianificazione strategica preventiva a ciò. Tuttavia, se entrambe le attività vengono ben svolte, ciò consentirà efficacemente di ottenere del vantaggio competitivo attraverso sia investimenti di natura idiosincratica e dal grande valore aggiunto che lo sfruttamento di competenze interne distintive.
Nell'ambito delle PMI, però, sia a causa della carenza nel mondo di competenze specifiche in tale ambito, come affermato nel capitolo precedente, e vuoi per la difficoltà di molte aziende di investimento in strutture dall'acquisto e dalla configurazione molto onerosi, oggi si stanno diffondendo anche altre soluzioni a basso costo. Infatti, sono numerosi i tool, o spesso anche semplici siti web, che consentono di effettuare analisi parziali dei dati, offrendo strumenti focalizzati sulla singola esigenza informativa di business, quale in primis quella di listening dei social media. Tali strumenti si caratterizzano spesso per la loro gratuità, a cui corrisponde, tuttavia, una forte limitazione nella capacità di analisi dei dati. Come si vedrà nelle pagine successive, tali applicativi, spesso, differiscono fortemente dai loro competitor a pagamento in ogni fase del processo di utilizzo dei Big Data.
Per una visione d'insieme, riportiamo allora alcune delle soluzioni gratuite attualmente a disposizione nel mercato del BDA. Occorre precisare, tuttavia, che esse, per la loro importanza secondaria e per la loro numerosità, presentano un problema di individuazione e classificazione ben maggiore delle alternative commerciali. Pertanto, le soluzioni che verranno riportate qui di seguito costituiscono solo un piccolo insieme di quelle che sono (e saranno a breve) a disposizione delle aziende.
Per iniziare, riportiamo gli applicativi che offrono la funzionalità maggiormente richiesta al giorno d'oggi, quale quella di monitoraggio dei social media.
1. Google Analytics. È questo uno dei pochi strumenti freeware in grado di monitorare con efficacia le piattaforme di social media all'interno del traffico del sito web aziendale.
2. Facebook Insights. Mediante tale applicativo è possibile disporre di una panoramica completa di tutte le pagine gestite da un utente, quale ad esempio un'azienda, sul social network leader nel mondo. Ciò consente, ad esempio, di comprendere il livello e la qualità delle interazioni dei fan. In particolare, esso si suddivide in due tipologie: utenti e interazioni. Nella sezione 'utenti' vengono fornite tutte le informazioni relative ai propri fan, come il numero di utenti attivi, il tasso di crescita dei like per ogni pagina, informazioni geo-spaziali sugli utenti, ecc.. Tutti dati, pertanto, presenti all'interno dei profili degli utenti. Nella sezione 'interazione', invece, viene offerta un'analisi maggiormente dettagliata degli aggiornamenti effettuati nella pagina, analizzando anche le reazioni degli utenti a ciò. Ciò consente di comprendere cosa sia o meno preferito dagli utenti, personalizzando ed ottimizzando la comunicazione aziendale per approssimazioni successive.
3. Youtube Insight. Anche la piattaforma leader dello streaming video offre funzionalità volte a monitorare il grado di efficacia dei contenuti pubblicati. In particolare, oltre a fornire informazioni sulle visite ai vari video (come il numero di like e unlike), si possono ottenere informazioni demografiche sui visitatori, segmentando le regioni geografiche secondo il numero di visualizzazioni. Si possono poi distinguere i video maggiormente di successo e il tempo medio di visione del singolo contenuto.
4. Topsy. All'interno di Twitter è possibile trovare uno strumento di analisi il quale consente agli utenti di condurre ricerche suddivise per luogo, topic e parole chiave di interesse. Tuttavia, oggi si stanno diffondendo anche applicazioni terze che effettuano ciò in modo più dettagliato. Tra esse vi è Topsy. Esso offre dati relativi ai tweet, assieme a funzionalità di filtraggio dei contenuti secondo parametri geo-temporali quali l'orario, il giorno, la settimane, il mese, o la regione di origine. In tale modo esso consente una navigazione dinamica ed interattiva tra i dati relativi ai tweet aziendali.
5. Tweetstats. Anche questo è uno strumento volto all'analisi dei tweet. Esso consente di visualizzare dati relativi al numero di tweet inviati in un arco di tempo, al numero di risposte ricevute ed ai momenti della giornata di maggior impatto. Ciò consente di focalizzare la comunicazione aziendale in particolari archi temporali, analizzando anche il conseguente effetto virale.
6. Twitter Counter. Tale strumento consente di valutare variabili legate ai tweet come il tasso di crescita dei follower, numero medio di tweet al giorno, ecc.. Consente inoltre di effettuare confronti tra diversi account, ottenendo velocemente panoramiche immediate legate al rapporto con la concorrenza.
7. bit.ly. È questo un tool il quale, contrariamente alla sua semplicità, offre grandi opportunità di monitoraggio dell'efficacia dei contenuti presenti nel web. Esso, infatti, oltre ad abbreviare i link per facilitare la condivisione, consente di analizzare il numero di visite di tali indirizzi. Pertanto, può rappresentare un'alternativa (parziale) a Google Analytics.
8. Klout. Mediante Klout è possibile valutare l'influenza di un utente all'interno di un social network. Inserendo il proprio username, semplicemente, si otterrà infatti uno score legato a valori come il numero di follower, numero di interazioni con i propri contenuti e livello generale di influenza nel social media.
9. Social Mention. Simile a Google Alert, Social Mention consente di monitorare le 'menzioni' legate ad una parola chiave. Mediante un campo di ricerca libero simile a quello di Google, infatti, è possibile analizzare cosa viene detto all'interno del web, pubblicamente, riguardo un elemento di indagine. Per effettuare ciò, esso integra diverse fonti, quali social media, blog, microblog e forum. Offre inoltre una serie di report che descrivono una panoramica complessiva della presenza sui social media, individuando parole maggiormente utilizzate (top keyword), polarità dei commenti, ecc. [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
Sistemi web-based di analisi strategica: Business Intelligence e Big Data
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Informazioni tesi
Autore: | Daniele Marchesani |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia Aziendale |
Relatore: | Michele Antonio Rea |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 197 |
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