Processi idrometallurgici in scala di laboratorio per l'estrazione di oro da minerali (cnr roma)
Frantoi ad urto
Appartengono a questa famiglia due categorie di frantoi:
a. frantoi a martelli, che agiscono per percussione sui solidi che cadono nella camera di frantumazione. Il principio di funzionamento di tutte le macchine di questa categoria è basato sulla percussione, vale a dire che anziché essere sottoposti agli effetti di una lenta compressione, i materiali ricevono degli urti violenti, che ne provocano, la frammentazione. La percussione può avvenire in due modi, o direttamente, vale a dire che i materiali da frantumare sono supposti fermi o animati da una piccola velocità, vengono sottoposti all’ azione d’urto da parte di corpi metallici che si muovono a grande velocità, oppure può essere indiretta cioè i materiali da lavorare vengono proiettati a grandissima velocità contro delle piastre d’urto, che costituiscono come delle incudini fisse. In effetti le due azioni risultano per lo più congiunte, in quanto la maggior parte delle macchine industriali si giovano contemporaneamente di organi di percussione mobili e di piastre d’ urto fisse, fra i quali i materiali vengono rimandati un più o meno grande numero di volte, fino alla riduzione finale. Questa macchina è costituita da un rotore che gira con una velocità angolare elevata, su di esso sono fissate delle pale rigide dette anche martelli fissi, rivestite da piastre di usura. I prodotti da trattare, vengono introdotti dalla parte superiore, lato ascendente del rotore, sono proiettati violentemente contro il cielo della camera di frantumazione, che è rivestito con una forte corazza di piastroni in acciaio speciale, facilmente sostituibili dall’ esterno. Il materiale in caduta all’interno della camera di frantumazione viene colpito dai martelli fissi di un rotore che ruota a grande velocità e proiettato contro le pareti del frantoio, rivestite da piastre metalliche. La rottura della roccia avviene dunque a causa dell’urto contro i martelli e contro il rivestimento. La velocità di rotazione del rotore è elevatissima, normalmente compresa fra 15 e 50m/s. A tali velocità le tensioni interne prodotte da una forza di determinata intensità sono molto maggiori rispetto a quelle dovute alla stessa forza applicata più dolcemente come, per esempio, nel caso di un frantoio a compressione.
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Processi idrometallurgici in scala di laboratorio per l'estrazione di oro da minerali (cnr roma)
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Informazioni tesi
Autore: | Lorenzo Marcelli |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi dell'Aquila |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio |
Relatore: | Francesco Vegliò |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 159 |
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