"The Doom Generation": Gregg Araki e Larry Clark tra immaginazione e realtà, il ritratto di una generazione perduta
Frammenti di interpretazione di 'I monelli di New York: Kids (1995) di Larry Clark
Amore e morte, questi i temi che Larry Clark, alla sua opera prima come regista, vuole affrontare. Ma l’amore senza il sentimento è pura superficialità, puro edonismo, e la ricerca spasmodica di questo non-sentimento porta alla morte sotto lo spettro dell’AIDS. Clark non giudica, mostra.
Lo stile documentaristico del suo film ne è l’ennesima prova, non ci sono giudizi morali sulle azioni di questi giovani, solo crudo realismo.
Presentato a Cannes 95, Kids è il ritratto disincanto e nichilista da parte di un fotografo prestato al cinema, che conosce bene ciò di cui parla e che si avvale del contributo del diciannovenne Harmony Korine alla sceneggiatura e del veterano Gus Van Sant alla produzione.
Il film comincia con un lungo bacio, ripreso con la m.d.p. fissa, tra due adolescenti, sembra un film di Andy Warhol (kiss, 1963), sembra esserci del romanticismo in questa scena, ma l’inquadratura successiva smentisce inesorabilmente tutto, siamo catapultati prepotentemente nella cruda realtà, non c'è spazio per la poesia, Telly il giovane protagonista di questa pellicola vuole solo fare sesso con la sua inesperta e immatura compagna, e per raggiungere il suo obbiettivo non si farà problemi a mentire, a prendersi gioco del prossimo.
Il giovane promette delicatezza e sentimento ma la scena ripresa da Clark di romantico non ha proprio niente: immagini aspre, dolore da parte della ragazza, movimenti meccanici e bruschi da parte di Telly, tutto va come programmato dal ragazzo ora può uscire e dedicarsi alla ricerca di una nuova preda. Prologo programmatico questo di Kids i giovani Newyorkesi sono interessati esclusivamente all’appagamento delle loro pulsioni, i sentimenti, se ci sono, sono artefatti, manifestati solo per ingannare il prossimo, per commuoverlo, per raggiungere spietatamente il proprio obiettivo.
Cosi Clark ci racconta le 24 ore di un gruppo di adolescenti, in un afosa e periferica New York. Telly dopo aver soddisfatto i suoi bisogni sessuali a scapito dell’ennesima ignara ragazzina, raggiunge per strada il suo miglior amico amico, Capser.
Questo brano è tratto dalla tesi:
"The Doom Generation": Gregg Araki e Larry Clark tra immaginazione e realtà, il ritratto di una generazione perduta
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Informazioni tesi
Autore: | Francesco Iezzi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Scienze Umanistiche |
Corso: | Arti e scienze dello spettacolo |
Relatore: | Vittorio Caldiron |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 178 |
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