Cosi Lontano, Cosi Vicino. Il Perù: una tradizione antica che si rinnova “Settimana della cultura peruviana”

La provincia di Roma ha attivato da diversi anni un servizio sperimentale altamente innovativo. Si tratta del Centro polivalente per l’informazione ed il sostegno allo sviluppo dell’imprenditoria “Impresa senza frontiere”, pensato per sostenere lo sviluppo della creatività d’impresa, assistere e supportare le iniziative imprenditoriali degli stranieri partendo da una prospettiva che vuole usare potenzialità, competenze professionali e abilità proprie delle popolazioni immigrate nell’ottica di una integrazione alla politica sociale con le politiche attive del lavoro. L’iniziativa intende offrire percorsi flessibili e articolati volti alla creazione e allo sviluppo di microimprese. Agli interessati viene offerto un sistema integrato di servizi che vanno dall’informazione alla formazione professionale e all’acquisizione di competenze trasversali e tecniche che servono per portare avanti un’impresa. Ha due forme di formazione: la prima che è indicata ai neo imprenditori che sono agli inizi di ogni progetto imprenditoriale. L’altra invece fornisce in maniera più mirata le necessità di formazione professionale degli imprenditori già avviati di impresa. Loro hanno la necessità di essere formati per non chiudere dopo pochi mesi la propria attività.
La formazione professionale delle competenze per il latinoamericani sono di vitale importanza perché si riesce con questa forma di formazione a guidare l’imprenditore per l’aviazione della sua impresa e dare gli strumenti di tutoraggio nella gestione di avvio, all’assistenza legale e ad altre forme di supporto, superando cosi le forme di assistenzialismo tradizionale.
L’imprenditore straniero in generale è un manager della impresa che ha differenti competenze trasversali già portati dalla sua realtà del paese d’origine in cui sono nati. Molti imprenditori provengono da famiglie imprenditrici che fanno impresa empiricamente senza ricevere formazione professionale diretta. Questo imprenditore è un Diversity Management come direbbe la professoressa Alessandrini.